Inaugurata sabato scorso a Lodi la nuova edizione di un appuntamento ormai classico tra le kermesse riguardanti Fotografia ed Etica. Evento particolarmente significativo quest’anno in un territorio duramente colpito dalla pandemia e che tenta di ripartire con un ricco calendario, che prevede anche, a partire dal 5 ottobre, il ritorno della Rassegna gastronomica del Lodigiano, altro appuntamento autunnale assai atteso. Importante aver coinvolto con una mostra ad hoc Codogno, fulcro della prima zona rossa, proprio per dare un segnale forte della voglia di ripartire dell'intera provincia. I numeri del festival sono imponenti. Ben 22 mostre tra gratuite e a pagamento, con un'importante sezione off che affianca per la prima volta i classici incontri che da un decennio hanno fatto di questa esposizione una tra le più significative in Italia e all’estero. A Palazzo Barni sono esposte le opere vincitrici della varie sezioni, tutte di grande qualità ed interesse. Nikita Teryoshin con Niente di Personale - Il back office della guerra ha indagato tra le fiere degli armamenti che tuttora proliferano ai quattro angoli del globo per un business che purtroppo non conosce battute di arresto. Rosa Mariniello con Vitiligine ha girato il mondo alla ricerca di chi soffre di questa malattia, esteticamente assai discriminante, ancora di più nei paesi dove la popolazione è a maggioranza nera: queste persone, purtroppo, vengono isolate dalla vita sociale. Mary Turner con I diseredati di una zona mineraria inglese dove prima la crisi e poi la pandemia hanno colpito duramente. Inumar Bjorn Nolting con Misura ed equilibrio, un viaggio in Germania ai tempi della pandemia ha ritratto immagini a noi assai familiari di devastazione sociale e straniamento del lockdown. Dario De Dominicis con Alla sinistra di Cristo ha documentato la vita dei pescatori di una zona di Rio De Janeiro: lo sviluppo industriale sta devastando il loro habitat con un intollerabile inquinamento che li ha resi poveri e disperati (1 - 2 - 3 - 4 - 5). Riguardo alle tantissime altre sezioni, ricordiamo Jasper Doest con Il fenicottero Bob: a causa di un incidente di volo il trampoliere ha dovuto adattarsi ad una vita domestica non potendo più essere reinserito in natura. Mentre per la sezione off il lavoro The time left della fotografa Monica Pittaluga, che lavorando al centro medico Antea ha ritratto gli ospiti ai tempi della pandemia, un progetto di grande interesse facente parte di un più ampio progetto. Quest'imperdibile festival sarà visitabile fino al 25 di ottobre in tutta sicurezza. Un modo per omaggiare una terra così martoriata dal Covid 19.