Insetti, alghe, carne sintetica ma anche legumi, preparati in modo ingegnoso e pietanze prodotte con le tecniche della cucina scientifica. Potrebbe essere il menu di ciò che mangeremo nel 2050. Del cibo che verrà, con uno slancio di immaginazione, ma sempre con i dati scientifici sottomano, se ne parla oggi al Festival della Scienza di Oristano, nella splendida cornice del Chiostro del Carmine, nel main event organizzato dal Consorzio Uno dell’Università.
Il titolo della conferenza Scienza Futura in cucina: tecnologia e sostenibilità per l'alimentazione del 2050 sarà discusso da alcuni esperti di chimica, tecnologie alimentari, alta cucina, antropologia dell’alimentazione e specialisti nello scovare sofisticazioni e contraffazioni alimentari.
Interverranno infatti Andrea Rinaldi (Università di Cagliari), Luigi Montanari (Università di Sassari), Andrea Mameli, giornalista scientifico (Crs4), il maggiore Davide Colajanni dei NAS di Cagliari, lo chef stellato Stefano Deidda (Fork, Il Corsaro), Giulia Maffei di Entonote. Coordina la conferenza spettacolo l’antropologa e blogger Alessandra Guigoni (Ied di Cagliari).
Seguirà un cooking show (2) tema condotto da Gabriella Pisu e Cristian Scanu, tecnologi alimentari; Entonote, tra le prime imprese culturali in Italia ad essersi occupata di entomofagia, con sede a Milano, proporrà dei biscotti a base di farina di insetto.
Collaborano all’evento anche gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Oristano.