"Conoscere le erbe è una passione che si tramanda, occorre imparare il giusto approccio ed osservare molto dal vivo", parola di "strega". La giovane "fattucchiera" in questione è Francesca Magillo (1) che, fatta eccezione per la grande conoscenza di erbe spontanee e frutti selvatici (2) rigogliosi sopratutto in questo periodo dell'anno, nulla ha a che vedere con le poverette signore perseguitate tra il 1450 e il 1750. Un nomignolo di fantasia per un'esperta botanica, dottoressa in Scienze dei Sistemi Naturali e in Scienze Ambientali, a cui si deve un progetto lodevole di slow tourism - "La pentola della strega"- con al centro una delle regioni più affascinanti e golose del Bel Paese, la Liguria.
"Galeotto fu una zia acquisita del Veneto (zia Imperia) che conosceva le erbe commestibili: una scintilla che ha trovato substrato nella mia formazione di naturalista, già indirizzata sul versante botanico" - ci racconta sempre Francesca.
Zona particolarmente vocata è l'entroterra di Finale Ligure, ricca di biodiversità grazie al clima favorevole e all’influenza del mare e delle montagne. Qui la Magillo organizza escursioni a passo lento per piccoli gruppi nell’entroterra di Finale Ligure, tra Rialto, Calice, Verezzi, Finalpia, Val Ponci e Perti, per imparare a riconoscere le erbe commestibili, raccoglierle, commentandone il loro utilizzo in cucina (3).
Un progetto in continua evoluzione che coinvolge percorsi in località adiacenti ed in tutte le stagioni - "sto anche sistemando un piccolo terreno agricolo in centro a Calice Ligure, il “Podere della Strega”, destinato ad ospitare un piccolo orto botanico delle piante spontanee commestibili". C'è l'amato Basilico, must have per un pesto a regola d'arte ma non solo: "a seconda della stagione, è possibile ‘scovare’ diverse piante e varietà nel finalese" - ci sono infatti le Verzette (3). Fra le migliori erbe commestibili, in cucina si utilizzano i giovani germogli, le foglioline più tenere che si mangiano cotte; il sapore assomiglia leggermente a quello degli spinaci, ma è più delicato e leggermente dolciastro, ideale per la preparazione di risotti, ma anche minestre e frittate (4). Ancora... la Melissa (Melissa officinalis), piccola pianta erbacea aromatica e perenne, fiorisce tra maggio ed agosto e con le foglie e le inflorescenze essiccate si preparano tisane e infusi (come sedativo e antispasmodico), ma con le foglie si possono anche preparare delle ottime bevande rinfrescanti, dal piacevole retrogusto di limone. In inverno, l'Aglio delle vigne (Allium vineale), aglio selvatico che cresce nei vigneti. Il suo aroma che riassume quello di cipolla, porro e aglio comune e risulta molto simile all’erba cipollina e ha proprietà benefiche per la salute, in quanto antibatterico naturale. In cucina è utilizzato per la preparazione di diverse ricette: nelle insalate miste o condite con aceto balsamico o anche saltate in padella, mentre i piccoli bulbi, se essiccati, si usano al posto dell’aglio comune, in piatti sia crudi che cotti.
Insomma, un assaggio di ciò che promette Francesca con le sue promenade nel verde: a primavera, estate o autunno, saprà, infatti, incuriosire e deliziare con piatti a base di piante spontanee commestibili, ottime per torte salate, frittate, minestre, insalate e dolci (5). All'aperto e in totale sicurezza.
Le prossime escursioni sono previste tra maggio e giugno compatibilmente con l'emergenza sanitaria.
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