L’immaginario collettivo sogna cene pantagrueliche tra le mura preziose di Ambasciate e Presidenze: dall’Eliseo a Bukingam Palace ed ovviamente al Quirinale. Così invece non è, almeno quanto alle dimensioni dei pranzi ufficiali, anche se è lo sfarzo degli ambienti quello c’è, eccome! Restando in argomento, imperdibile per interesse storico, politico e sociologico il bel libro “Tutti i piatti dei Presidenti”, edito L’ippocampo (1 - 2), della bravissima giornalista Lorenza Scalisi (3) che ha saputo cogliere con leggerezza, una serie di aspetti non solo superficiali dei pranzi ufficiali di Stato, dove la lievità appunto è solo nell’apparenza, mentre la realtà sottesa è fatta di lavoro certosino con una precisione degna dei migliori “pit stop” da Formula uno, se ben riusciti però…
Il volume è un magnifico spaccato del Quirinale con al centro veri e propri segreti culinari (4): i menù e le ricette sono accompagnati da approfondimenti sul personale di brigata, nonché da aneddoti raccolti negli anni sino ad ora inediti su come si svolgono le grandi cene di rappresentanza.
Già, perché qui, a differenza delle corse automobilistiche, in palio non c’è la vittoria in un Gran Premio, bensì il prestigio dell’Italia stessa, dove la tavola è condita, tra l’altro, da ovvia rapidità, dovendosi spesso scontrare con gli orari ed impegni ufficiali sempre nel rispetto del protocollo, ma anche dal gusto, in cui la differenza la fa l’italianità (oltre la salubrità) e non la rarità e dall'impiattamento elegante. E ancora… mai appesantire gli ospiti, sì da permettere la continuazione di delicate trattative. Non tutti sanno, infatti, che a tavola i diplomatici ed a maggior ragione Ministri e Presidenti, chiudono od impostano delicate questioni politiche che possono (e devono) essere propiziate da tali circostanze, se ben gestite. Ma ci sono anche “imprevisti” tipicamente “umani”, vuoi fisiologici. E allora? Il valletto o il cameriere (tra i mille) deve saper “leggere” immediatamente la timida “perplessità” dell’ospite, indicandogli con garbo ma in modo tempestivo dove recarsi.
Se poi, come quasi sempre accade, tutto procede perfettamente come un ben oliato ingranaggio di un orologio “grand complication”, altro non si sarà fatto che una semplice servizio a tavola o invece (e sopratutto) un servizio all’immagine del nostro Paese? I complimenti di Regnanti e Presidenti la dicono lunga e ci lusingano come quando Barak Obama, sorprese tutti, andando in cucina a congratularsi con la brigata per i Tonnarelli al ragù bianco.
Da manuale anche le foto di Chiara Cadeddu che immortalano gli interni da favola del palazzo più celebre del Bel paese. E poi ci sono le numerose ricette servite nel tempo al Quirinale dell’Executive Chef Fabrizio Boca e raccolte nella seconda parte del grande libro: da riprodurre a casa! E stupire i commensali raccontando loro che i Ravioli di ricotta e spinaci, così preparati, hanno conquistato anche la Regina Elisabetta e il consorte Principe Filippo. Scusate se è poco.
"Tutti i piatti dei Presidenti"
Dimensioni 23 x 29 cm
Rilegatura cartonato
Pagine 272
Anno 2021
ISBN 9788867226306
Prezzo € 29,90
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