Living & Convivi :: 8 mar 2021

Libri - "Ti racconto il viaggio (e quel che ho imparato)"

a cura di Mariangela Giusti tra narrazione e formazione

Un viaggio (1) nel viaggio, senza mappe e itinerari. Questo il nuovo testo di Mariangela Giusti della Professoressa ordinaria di pedagogia presso l’università Bicocca di Milano, che ha chiamato a raccolta una serie di autori e autrici per raccontare cosa è il viaggio (2), attraverso luoghi a loro cari, che diventano metafora dello spostarsi nello spazio e nel tempo. Parlando di molti luoghi, dalla pianura padana a Cuba, dal Cammino di Santiago alle Maldive, passando da Lisbona, Lanzarote, la Terra Santa e il Niger, ognuno con un particolare taglio descrittivo. Ogni scrittore si muove nel proprio ambito disciplinare e scientifico, pedagogia, storia, antropologia, psicologia, narrativa, narrando una parte di mondo, interpretando i territori, rendendoli intriganti e fruibili anche al lettore non addetto ai lavori. Un senso del viaggio inteso come esperienza formativa, di misura con se stessi, di conoscenza. Un libro che può interessare non solo per l’aspetto più profondo ed interiore, ma anche come viatico per possibili itinerari da seguire approfondendo luoghi e scenari del mondo in modo consapevole. Ciò risulta particolarmente gradito nel periodo che stiamo vivendo, a causa della privazione del piacere di viaggiare dovuto alla pandemia. Prendiamo ad esempio il testo di Franca Zuccoli sul suo modo di interpretare la Cina, l’idea che ne aveva prima e come si è modificata dopo averla visitata. La differenza tra luoghi-simili e luoghi-altri, categoria cui appartiene secondo l’autrice l’immenso paese dell’estremo Oriente. I luoghi-simili sono quelli con una minima differenza rispetto alla nostra vita abituale mentre i luoghi-altri mantengono, pur in epoca di globalizzazione, una profonda identità culturale diversa, che disorientano il viaggiatore. Un paese dove tutto è sovradimensionato, ambivalente ed in costante mutamento, sentimento che si acuisce anche dopo essere tornati a casa. Il racconto di Vincenzo Matera si sofferma sul significato del mettersi in viaggio dal punto di vista antropologico. Esperienza mentale prima di tutto, immaginato ancor prima che fisico e metafora della condizione umana, basti pensare al più importante itinerario mentale della letteratura, la Divina Commedia di Dante e del canto su Ulisse, dove è la scoperta intellettuale la prima scintilla del viaggio. Siamo ben lontani dal turismo mordi e fuggi che non permette di conoscere l’intima essenza di una nazione e del suo popolo. Questo libro aiuta a riappropriarsi del vero significato del viaggiare.

 

 

Ti racconto il viaggio (e quel che ho imparato)

Curatore: Mariangela Giusti

Editore: Franco Angeli

Anno edizione: 2020

Prezzo: 32.00 euro

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