Food :: 4 ott 2018

In veneto, il primo ristorante amico dei diabetici

Fraccaro Café e la "strategia del conteggio dei carboidrati"

Un plauso per quella ristorazione che riesce a mettersi in discussione, volgendo lo sguardo e l'interesse anche verso chi ha limitazioni importanti di tipo alimentare. Non parliamo di diete varie o di intolleranza al glutine ma di chi è affetto dal diabete 1, che come si sa, colpisce quelle persone il cui pancreas non produce più insulina. Ragion per cui devono vivere iniettandosi sottocute la quantità corretta prima di ogni assunzione di cibo. Una delle patologie a maggior impatto sociale del nostro tempo tanto che gli ultimi dati parlano di un’incidenza di 1 bambino su 800 colpito da diabete mellito.
Il ristorante in questione, primo a porsi dalla parte dei diabetici, è il Fraccaro Café, a Castelfranco Veneto (1 - 2). Come? Con un menù ad hoc che risponde all’esigenza della "strategia del conteggio dei carboidrati", fondamentale nel raggiungimento del controllo glicemico (3). Ogni voce del menù riporta, infatti, la quota chiamata CHO che indica la quantità di carboidrati presente in ogni porzione.
Lo spazio gourmet (4 - 5) aderisce al progetto d1abfriend promosso da Nastrino Invisibile Onlus, Associazione Trevigiana Giovani con Diabete.
"Il Fraccaro Café è un concept store con una formula originale, per questo abbiamo deciso di aderire a questo encomiabile progetto dedicato alle persone affette da diabete di tipo 1" - dichiara il Presidente Luca Fraccaro. Aggiunge Paolo Pietrobon, Presidente del Fraccaro Café: ”Il risultato implementa quella che è la vocazione naturale della location: riunire diverse esigenze e rispondere con la varietà offerta alle necessità di un vasto pubblico. Il nostro chef Luca Pibiri, insieme all’Associazione Nastrino Invisibile Onlus, che fa riferimento al centro diabetologico pediatrico di Castelfranco Veneto seguito dal Dottor Francesco Oteri, ha studiato ogni voce del menù, dai primi piatti alla pizza, dalle brioche per la colazione al gelato, per calcolare la quota di carboidrati presente in ogni porzione. Questa quota, chiamata CHO, viene indicata per ogni portata, agevolando, così, le persone affette da questa malattia. Inoltre questa informazione può essere utile a tutti coloro che semplicemente vogliono seguire una dieta controllata.”

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