La pasta è il surrogato della carezza materna, chi potrebbe negarlo? Ed ecco che nell'anno e mezzo in cui il mondo è stato stravolto da una pandemia di cui solo ora se ne vede l'uscita, questo comfort food ha rappresentato una panacea per molti. Non solo nel bel Paese... Lo dice Coldiretti, riconoscendo che nel 2020, anche fuori dai confini nazionali, la pasta made in Italy ha registrato un vero boom: l’esportazione è cresciuta del 16% con uno scenario che pare non retrocedere in termini di consumo neppure ora. E, con punte di diamante ancora più performanti come l'azienda veneta Sgambaro che ha chiuso il bilancio con un aumento del fatturato estero pari al 30%. “Un segnale importante: la pasta di alta qualità è sempre più riconosciuta e apprezzata anche in Paesi che non condividono la stessa tradizione e passione per questo prodotto di noi italiani” - commenta Pierantonio Sgambaro, presidente dello storico pastificio veneto (1).
Pasta di altissima qualità (2), la Sgambaro nasce da un forte background del settore trasmesso dal fondatore Tullio Sgambaro nella prima metà del secolo scorso e perpetuato con maestria degli attuali membri alla guida dell’azienda.
Ma torniamo all'Italia dove la pasta è un vero e proprio marchio di fabbrica del migliore made in Italy e dove senza, "non si vive".
Di fatto, c'è pasta e pasta. E Sgambaro che, da tempo ormai si rafforza anche sul mercato domestico, ampliando la propria presenza nelle principali insegne della GDO, lo sa bene: la filiera corta, infatti, complice, tra l'altro, un mulino interno che utilizza esclusivamente grano italiano, è uno dei cardini alla base di formati sani, completi e gustosi (3). "Dai campi al cuore" dice il claim su i vari pack di pasta, passando dal palato e dal tatto, ci sentiamo di aggiungere. Mezzi rigatoni, tortiglioni o spaghetti, buonissimi e tutti con un ottimo assorbimento del sugo. Al tatto, prima della cottura, si avverte una certa rugosità testimone di un prodotto che, pur su grandi numeri, non dimentica i valori di una tradizione vocata alla qualità. Una porosità figlia dall'essiccazione lenta e della trafilatura al bronzo. Perché la mitica cottura al dente è un attimo fuggente.
Ed ecco una delle loro prelibatezze: la varietà grano duro 100% italiana Marco Aurelio (4). Dalla distintiva “Etichetta Gialla”, è il frutto di 15 anni di ricerca. Il risultato? Un grano che spicca per il colore "del sole", l'elasticità del glutine e la bontà. Macinato direttamente dall’azienda all’interno dello stabilimento di Castello di Godego, nella campagna trevigiana, vanta chicchi che non vengono mai surriscaldati. La semola, inoltre, è impastata in pastificio con acqua prelevata dal pozzo di proprietà profondo 140 metri. Tutte procedure che "sanno" di eccellenza e di salute nel piatto (5).
E che dire della linea al farro Dicocco "Etichetta Bio" (6)? Grano antichissimo e versatile, si adatta a qualsiasi condimento. Noi vi consigliamo i loro Spaghetti N.5. da interpretare in una ricetta smart...
Eccola:
Ingredienti per 4 persone
400 gr di spaghetti, un mazzetto di basilico, 4 noci, aglio, una manciata di pinoli, olio evo, parmigiano e sale q.b.
Preparazione
Frullare tutti gli ingredienti insieme in un mixer, aggiungendo un pò di olio alla volta. Cuocere gli spaghetti e, una volta al dente, condirli con la crema ottenuta. Aggiungere, a freddo, l'olio e una manciata di parmigiano.
Quando la pasta è top basta anche un sugo "semplice" per un risultato gustoso ed appagante.
Per dovere di "cronaca", da sapere che la pasta della linea Etichetta Gialla è ben presente nel nord Italia ma si sta diffondendo anche nelle regioni del Centro del Paese. La Linea Etichetta Bio, invece, prodotta con grani storici e integrali, è già diffusa in tutto il centro nord dell'Italia.
Infine, un plauso alla filosofia aziendale che mette al centro una comunicazione molto ben fatta sia per il pack moderno, pulito in cui tutte le informazioni chiave raggiungono il consumatore in men che non si dica (non banale...), sia per la parte digitale, con un sito che è una vera piattaforma di curiosità e suggerimenti preziosi, tra ricette anche di chef blasonati, consigli di benessere etc. e naturalmente un efficiente shop on line. Insomma, trasparenza e condivisione dall'inizio alla fine. Un modello che fa scuola, di imprenditoria etica ed intelligente.
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