C'è forse alimento più confortante del cioccolato? Difficile da dire, vero è che un semplice boccone di una tavoletta fondente, come per magia, mette subito di buon umore. Seduce, e gratifica il palato oltre che la psiche. Insomma, piace e non solo al gusto. E proprio in occasione della recente edizione di Pitti Taste a Firenze, non è mancata l'opportunità di ritrovare la straordinaria bontà nelle numerose referenze del brand "Esercito 1659" (1) presso lo stand della società licenziataria Fonderia del Cacao.
Va precisato che nel mondo militare c'è sempre stata attenzione alla cultura dell'alimentazione, legata indissolubilmente a quella della salute e in tale contesto il cioccolato militare ha accompagnato la vita dei soldati dell'Esercito non solo nelle attività operative e addestrative ma anche nello sport, pilastro della cultura fisica e dell'essere soldato. Così, tra le tante (e sottolineo tante) ghiottonerie, ecco il Cioccolato Militare dell'Esercito, un fondente al 70% avvolto nel suo storico packaging, che ora come allora è parte integrante della "Razione K" utilizzata dai militari in attività operative. O le prelibate Spalmabili, fondente, al caffè o al cappuccino (2). E che dire della Cassetta di pronto conforto? I Cicchettini (3), alias Nocino, Liquore al cioccolato, Limoncello, Alchermes etc., ma c'è anche la versione con i biscotti o il cioccolato (4). Autentici rimedi universali rinchiusi nella Cassetta Pronto Soccorso rigida e di colore verde proprio come quella in dotazione all'esercito. Un pensiero delizioso magari da prevedere per l'imminente Festa del papà.
E ancora... Sempre al goloso stand, abbiamo rivisto dei veri must drink dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare: il "Cordiale" e l'Elisir di China" che hanno accompagnato generazioni di soldati italiani (5).
Fonderia del Cacao ha come obiettivo primario la sensibilizzazione per una cultura del cioccolato di qualità che persegue in pratica con avanzate tecniche di produzione e all'uso di componenti naturali purissimi, biologici, e milk free. Un progetto lodevole che si aggiunge all'altrettanto encomiabile opera dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare: la produzione di quei farmaci "orfani", necessari alla cura di malattie rare.