La trasmissione La Voce della Scuola presenta il libro sabato 6 marzo 2021 alle 15 in diretta streaming sulle piattaforme StreamYard e Facebook. Curata dai docenti Diego Palma e Claudio Ninna, ormai è entrata nel novero delle trasmissioni più autorevoli sul mondo della scuola, dell'informazione e della cultura.

“I saperi e sapori di Gesico” è il saggio che racconta il borgo rurale della Trexenta, nel Sud Sardegna, dal punto di vista agroalimentare ed enogastronomico (1 - 2). Protagonisti indiscussi i suoi abitanti, intervistati dall’antropologa culturale Alessandra Guigoni (3).

Il libro ha come sottotitolo “Arti e mestieri agroalimentari e gastronomici come elementi di identità sociale e culturale” e nasce da una idea della Sindaca Cinzia Porceddu e dell’Amministrazione del Comune di Gesico; è un vero e proprio “libro di comunità” un riuscito esperimento sociale in cui si sono inserite e armonizzate tante voci.

Il volume, pubblicato da Sandhi Editore di Ortacesus (SU), si compone di tre capitoli. Il primo capitolo è dedicato alla storia culturale del borgo della Trexenta, dai fasti del Periodo nuragico all’Età moderna.

Il secondo capitolo è incentrato sui produttori e allevatori del paese, sui cuochi e sugli altri professionisti della ristorazione, della panetteria e della pasticceria. Un box di approfondimento è dedicato all’Ente Laore che sin dagli anni ’50, come ETFAS, era presente e attivo nel territorio gesichese; completa una breve intervista alla funzionaria Paola Ugas.

Il terzo e ultimo capitolo è dedicato da un lato alle protagoniste delle produzioni casalinghe gesichesi, dall’altra all’associazionismo, con ACLI e Pro Loco. Anche questo capitolo è impreziosito da un box di approfondimento dedicato al Prodotto Agroalimentare Tradizionale per eccellenza del paese, la lumaca, firmato dalla biologa nutrizionista e Assessora del Comune Alessia Contu.

Nel saggio quasi un centinaio le interviste ad agricoltori, allevatori, massaie, chef, artigiane e artigiani, produttori, tutti dediti alla produzione del cibo, per sé e la famiglia o per la collettività intera.

Voci locali, attaccate alla terra degli avi, o voci lontane, che arrivano come echi, dalle città in cui alcuni degli chef protagonisti del libro sono andati a lavorare.

Gesico è sopra a tutto, punto di partenza e di arrivo, alfa e omega di un discorso sul cibo quanto mai attuale, quando si parla di valorizzazione delle risorse locali per frenare lo spopolamento e la delocalizzazione delle produzioni. Una ricetta forse ce la offre la comunità di Gesico, con la sua coerenza e coesione attorno ad un saper fare antico e contemporaneo al tempo stesso; saper fare legato alla terra, ai prodotti naturali, ai gesti primordiali quali quello dell’impastare, dello spremere grappoli, del cagliare il latte.

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