Per i più nostalgici, la schiacciata rimanda inevitabilmente alla merenda, di un tempo però. Sì perché oggi, questo straordinario (e tanto goloso) confort food, ormai sdoganato da attori dell’enogastronomia come l’antico Vinaio di Firenze, è un vero e proprio must del cibo da strada. Flessibile, autentico e, perché no, divertente.
E proprio la schiacciata è il volano che ha convinto un insolito duo Massimiliano Parri e Luisanna Messeri a farne il fulcro di una nuova e originale offerta nel tempio del buon cibo fiorentino (1). Stiamo parlando del Mercato Centrale che, da poco ha accolto la bottega “La Schiacciata di Massimiliano Parri con Luisanna Messeri” (2 - 3), portando al primo piano della grande struttura, un prodotto espresso tipicamente fiorentino rivisitato in chiave gourmet (4).
Due personaggi noti, Lui per la grande expertise imprenditoriale nel settore del tessile con la sua Dispensa tablecloths.it e Lei volto amatissimo della cucina in televisione, interprete di vari programmi, nonché di libri di ricette.
Insieme, entrambi golosi seriali, “rallegrano”, e non poco, le papille gustative. “Facciamola più buona che si può”, il motto d Luisanna, riuscendoci appieno, grazie anche ai tanti produttori eccellenti di materie prime del territorio, da lei definiti “eroi” senza i quali nulla sarebbe stato possibile. Così, ecco prendere vita, complici altresì due chef Damiano Attucci e Andrea Venzo (5), una decina di proposte che si rinnovano e cambiano con la stagionalità e in base a cosa offre il mercato. Tra i due strati caldi e croccanti della schiacciata gli chef, che affettano salumi e prosciutti, lardo e pecorini, spalmano zola e creme di parmigiano reggiano. Luisanna spadella e si diverte a infarcirle con la "frittatina del giorno”, preparata in diretta e alleggerita dall’insalatina di campo, oppure con fette di "rosbiffe", cotto alla fiorentina, accompagnato con maionese al profumo di senape, miele e carciofo sottolio. Non mancano le proposte vegetariane e la schiacciata gluten free per tenere conto di esigenze e gusti diversi. “Ogni schiacciata ha un nome diverso ripreso dalle città normalmente più visitate dal turismo che qui, ovviamente, non manca”, ci racconta Massimiliano Parri. Una sorta di divertissement dove la Schiacciata Siena vede, tra l’altro, ingredienti come la Cinta Senese.
Ma non finisce qui...
All’ora di cena la "schiacciata si veste da sera": sempre calda e croccante, accompagna i piatti tradizionali della cucina toscana, come l’acquacotta con l’ovetto in camicia o servita con vellutate preparate con verdure di stagione e formaggi filanti.
Si chiude poi in bellezza con la schiacciata dolce da mangiare con la crema di mascarpone la crema di cioccolata o di pistacchi.
Il tutto in una location (6) spassosa come il suo alimento principe. Il colore domina ovunque, condizione “sine qua non” voluta da Parri che, senza colore “non vive”, come dargli torto?
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