Un format assolutamente inedito quello che tra alcuni giorni animerà Firenze e provincia. Stiamo parlano della tre giorni di Enogastronomica 2022 (13-15 maggio) che, per un weekend, porterà 15 chef (1) tra i più celebrati in 15 location d'eccezione: botteghe, atelier di artigiani, aziende storiche. Una simbiosi unica e particolare, “un’unione di bontà, eccellenza e qualità” come ha sottolineato ieri in conferenza stampa Leonardo Romanelli (2), giornalista responsabile della parte food della manifestazione. Il pubblico, infatti, in occasione di ben 19 eventi tutti diversi, condividerà passione, amore nella creazione di un artefatto (3), direttamente a “casa” dei maestri artigiani coinvolti. Scoprendo, in prima persona, la magia di grandi mani che forgiano, per esempio, una lama pregiata insieme a quelle di abili chef (4) che raccontano la loro arte ai fornelli. Atelier, botteghe e aziende di alto artigianato (5) apriranno le porte a degustazioni d’autore, ispirate a lavorazioni di pregio, celebrando il meglio della produzione artigianale (6) e dell’enogastronomia made in Tuscany. Fiamma Folli è colei che ha ideato tutto questo con forza e perspicacia: “È stato un lavoro lungo, ho iniziato a ottobre a selezionare le realtà più appetibili e interessanti” per un esperienza che, ne siamo certi, rimarrà indelebile nella memoria dei partecipanti. “Entrare nei laboratori degli artigiani, vederli all’opera, percepire la loro passione e la loro maestria e lì conoscere chef, vignaioli, mastri birrai, produttori di cibo e assaggiare le loro delizie". L’occasione è ghiotta, pregna di cultura e bellezza, un vero peccato non vivere almeno uno dei diciannove appuntamenti gourmet, da prenotare online sul sito enogastronomica.org.
Quindici gli interpreti dell’alta cucina: Silvia Baracchi (Ristorante il Falconiere), Oliver Betancourt (Ristorante Cuculia), Christian Borchi (Ristorante Antica Porta di Levante), Giovanni Cerroni (Mimesi), Simone Cipriani (Essenziale), Rocco De Santis (Sant’Elisabetta), Stefano Frassineti (Ristorante Le Tre Rane), Paolo Gori (Trattoria da Burde), Ariel Hagen (Borgo Santo Pietro), Paolo Lavezzini (Il Palagio), Fabrizio Marino (Maggese), Claudio Mengoni (Borgo San Jacopo), Marco Migliorati (Se.Sto on Arno), Riccardo Monco e Alessandro Della Tommasina (Enoteca Pinchiorri), Andrea Perini (Al 588), Maria Probst (Torre a Cona), Stefano Pinciaroli (PS), Filippo Saporito (La Leggenda dei Frati), oltre ad altri protagonisti come il celebre macellaio Dario Cecchini.
Quindici luoghi da scoprire: dalle attività tradizionali quali l’Antico Setificio Fiorentino, con i suoi antichi telai e la riproduzione dell’orditoio di Leonardo da Vinci, il laboratorio-museo Bianco Bianchi, dove si pratica ancora l’arte della scagliola, Scarpelli Mosaici, uno dei cinque luoghi al mondo dove si tramanda la tecnica del commesso fiorentino, a due passi dalla cupola del Brunelleschi, Vetrate Polloni, dove nascono vetri artistici oggi esportati in tutto il mondo, l’Istituto Decimo Artigianelli, che ospita il Laboratorio di Arti Orafe e l’Officina del marmo, oltre a un atelier di restauro della carta, agli esercizi storici come l’Antica Occhialeria di Lucio Enrico di Nardo, collezionista di occhiali d’epoca, il Bisonte, nato come laboratorio artigianale del cuoio e oggi boutique, affiancato dall’antica Legatoria Alberto Cozzi, uno dei primi – e degli ultimi – rilegatori fiorentini in pieno centro storico, al designer di fragranze Atelier Parfumeide. Ma anche realtà aziendali come Memar, cappellificio che opera per le più prestigiose griffes dell’alta moda dove si conservano forme storiche e macchinari di inizio Novecento, Savio Firmino, punto di riferimento per la creazione di arredi artigianali, pezzi unici tra tradizione e tecnologia, Mital, antica fornace nella capitale del cotto, Impruneta, laddove – narra la leggenda – nacque il celebre Peposo, proprio durante la produzione dei mattoni per il Duomo di Firenze. Fuoriporta anche Maninarte, atelier del gioiello che sorge in un’area dell’ex Manifattura Ginori, a Sesto Fiorentino, ND Dolfi, oggi moderna azienda di lavorazione della ceramica a Montelupo Fiorentino, Fontani, coltelleria fondata da una nuova generazione di artigiani in quel che è il centro d’eccellenza per la produzione di lame, Scarperia, e la Scuola Diffusa del Mugello, che spazia tra cucina, tessitura, scultura tessile, incisione e altre arti antiche e innovative.
“È un segnale di ripartenza, all’insegna di cultura e buon cibo ma anche un’opportunità per riscoprire luoghi di bellezza e del saper fare” - ha continuato Alessia Bettini, Vicesindaca di Firenze.
Un nuovo inizio col botto, non c’è che dire…
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