Un’atmosfera cosy, alias di casa tra argenti di famiglia, splendide panche in legno dell’ex tribunale, libri e mappamondi dal mood vintage su ogni tavolo, foto dei film di Zeffirelli alle pareti, esalta l’estetica calda della dimora culinaria di Ludovica Santedicola (1 - 2), ventisettenne chef e “patron” allo Zeffirelli’s Tea Room. Siamo in pieno centro storico, all'interno del museo dedicato al regista fiorentino, un tempo corte giudiziaria ora luogo di storia e cultura, dove Ludovica, anche Presidente dei giovani imprenditori di Confcommercio, insieme alla sorella Ginevra e la cugina Aurora in sala (3 - Con Anna Maria Tossani mamma di Ludovica), sperimenta quotidianamente sulla sua pelle, come una vera rabdomante, l’ispirazione culinaria da proporre ai fortunati avventori. “Ho imparato a cucinare in famiglia: i miei genitori invitavano mediamente 100 persone alla volta per eventi a tema, come quello dell’olio per esempio” - racconta Ludovica.
Oggi, a quasi 4 anni dall’inaugurazione del ristorante, una volta varcata la soglia, è una gioia essere accolti dal savoir faire e dalla gentilezza di questa brigata con i tacchi, e sopratutto con la passione per una cucina della memoria (4), dove la tradizione non è falso popolaresco ma autentica bontà, avvalorata da una dedizione e ricerca quasi maniacali. Una chef attenta deve sottostare ad alcune regole chiave come quella di fare la spesa presso i fornitori di fiducia. E Ludovica lo sa molto bene tanto che ogni mattina si reca personalmente a fare “cambusa”, scegliendo in modo appropriato tutte le materie prime atte a diventare protagoniste di piatti lineari e appaganti al contempo (5). L’obiettivo è esaltare la bontà assoluta dei prodotti selezionati. Sì perché, il talento della giovane chef è proprio nel saper emozionare attraverso un tocco creativo e misurato, lontano da voli pindarici, ben ancorato alla tradizione. E così il menù, dipinto a mano da Ginevra e diverso ogni 7 giorni circa, ha in sé la forma dell’ospitalità made in Zeffirelli, semplice, sano e toscano. Come il piatto simbolo dell’offerta ristorativa, il polpettone (o le polpette), la cui suggestione nasce dal ricettario lasciato dalla tata Vige di Zeffirelli, mancata a 100 anni, e riproposto dalla chef con solo un’aggiunta di scorza di limone. Squisito. Quanto alla tata Vige, basti sapere che ha cucinato per tutti coloro che furono ospiti quotidiani di Zeffirelli, tra cui la Callas…
Una cucina che si muove in un climax molto appagante, che fa quasi dimenticare di doversi alzare per saldare il conto (sembra di pranzare nel salone di casa): da provare senza riserve le lasagne zucca e taleggio (6), una sinfonia gustosa dove è chiara la delizia delle materie prime. Al bando quindi accostamenti improbabili, estetismo estremo o quel troppo che stroppia: in fondo lo diceva anche il grande e compianto Gualtiero Marchesi - “La vera arte è cuocere alla perfezione una costoletta e fare in modo che arrivi in tavola con grazia e stile”.
Lo Zeffirelli’s Tea Room è anche sede di di conferenze, presentazioni di libri e mostre di giovani pittori e concerti.
Zeffirelli’s Tea Room
piazza San Firenze, 5
Tel. 055-265 8143
E-mail: pernondormiresrl@gmail.com
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