E’ una religione, occorre dedicarci amore, passione. E sì, bisogna ascoltarla, la pizza. Pietanza tanto amata nel mondo, apparentemente semplice: acqua, farina, lievito e un pizzico di creatività. Dicevamo, apparentemente: c’è infatti, pizza e pizza. C’è la scelta oculata della farina, dei lieviti, la tecnica e le tempistiche. Naturalmente gli ingredienti di qualità. E il miracolo prende forma. Un miracolo che conosce molto bene il Cavalier Antonio Starita (1) da quando, ancora ragazzo, faceva tesoro di gestualità, trucchi, saperi tramandati nella pizzeria napoletana di famiglia, prima cucina popolare e friggitoria. 120 anni che quest’anno il marchio storico partenopeo Starita festeggia con una nuova apertura, dopo New York, Milano e Torino, proprio nella città del giglio. “Da anni desideravamo sbarcare a Firenze per condividere la qualità della pizza napoletana e ciò che mi è stato insegnato da chi, prima di me, praticava quest’arte nobile nei locali di famiglia” - ha raccontato Antonio. Oggi è la quarta generazione formata dai figli Peppe e Mena a tenere il timone dell’attività (2) ma sempre coadiuvati dal padre Antonio, anche vice presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani organo a tutela della vera pizza napoletana e Presidente de “Le Centenarie”, le 10 pizzerie più antiche di Napoli.
Ma veniamo alle prelibatezze (3) in carta…
Due le protagoniste indiscusse, vero godimento al palato da provare almeno una volta anche se si è degli inguaribili margherita addicted: la marinara (4) e la montanara, rigorosamente alla maniera Starita. Sì, perché le due ricette, in realtà frutto dell'estro della mamma di Antonio, non smettono di mietere “vittime” fortunate al palato. Rossa, con pomodoro, aglio, origano, datterino, pecorino romano e pepe, la Marinara, leggera e gustosissima al contempo. Pomodoro, provola affumicata, pecorino romano e basilico fresco, la Montanara, la cui croccantezza appena accennata la rende di una bontà impagabile.
Naturalmente non mancano tante altre suggestioni dal Calzone classico, alla Pizza fritta (ripiena di ricotta, provola, ciccioli, pomodoro, pepe), alla Ricotta e noci o alla Burrata, fino alle Corna di Maradona (ricotta, cicoli, pepe), così chiamate (5) perché molto apprezzate da un presidente del Napoli.
E se è vero che la pizza si cuoce in tempi rapidi, non si può non godere "aspettando le pizze..." (più per gola che per fame) di fritture (6) varie secondo tradizione napoletana, come gli angioletti, bastoncini di impasto fritti sia nella versione salata che dolce, il fiore di zucchina “mbuttunato”, le Genovesine, gli Arancini e molto altro.
Parafrasando una citazione di Federico Fellini, ci piace pensare che la vita sia una combinazione di pizza e magia. Così, qualunque sia la leccornia, lievitata o fritta, si scelga di assaggiare da Starita, la festa di gusto è una promessa.
Merita!
PIZZERIA STARITA
Via San Gallo 2r
Firenze
Chiuso lunedì
Orario dalle 12 alle 15 e dalle 19 alle 24.