“Benvenuti in Paradiso”, così mi piace iniziare il racconto di una chicca dell’ospitalità in centro a Firenze. Nulla a che vedere con il film del 1990 diretto da Alan Parke, se non nel titolo piuttosto emblematico. Stiamo parlando di 25hours, in Piazza di San Paolino, dove, un tempo, vigeva lo storico Monte de' Pegni. Uno smart hotel, particolare, dal design accattivante e irriverente, capace di regalare un'experience a tratti piacevolmente strabiliante. Varcata la soglia e accedendo alla hall, ci si trova immersi in un grandioso open space il cui interior, inclusi arredi e complementi per la tavola, vantano la firma della celebre architetta e designer Paola Navone e del suo team. Un ambiente certamente fuori dai soliti schemi della classica hotellerie, in cui impera un mood jungle, tra maestose piante vere e altre fono assorbenti. L’eden, appunto (1). Ma non è tutto, le 170 camere sono degli autentici spaccati della commedia dantesca, e l’ospite può scegliere se soggiornare e dormire “sentendosi in paradiso” o piuttosto in un girone dell’inferno, a cui si accede con un ascensore chiamato “Hell” (ça va sans dire…) tra i più instagrammati della città del giglio. Un concept a dir poco originale, che non lascia certamente indifferenti, voluto dai 4 fondatori tedeschi nonché menti creative del marchio 25hours, (Christoph Hoffmann, Kai Hollmann, Ardi Goldman e Stephan Gerhard), perfetto per un target urbano e cosmopolita, che anela a un’esperienza irripetibile anche nel luogo in cui soggiorna. 

E poi c’è il cibo protagonista a 360° nel cuore della struttura, con il Cocktail bar, la Bottega, e il Ristorante guidato in cucina dal giovane e promettente chef fiorentino Lorenzo Vendali (2).

Il ristorante San Paolino

Abbiamo potuto assaporare alcune delle nuove suggestioni invernali che parlano non solo a un pubblico internazionale ma ambiscono a “catturare” altresì l’avventore locale, invitandolo a gustare piatti della tradizione ben costruiti e di agile lettura gastronomica, in una location stilosa, sotto un’immensa cupola di vetro. Sia chiaro, non c’è la consueta formula del fine dining, piuttosto la voluta e sincera proposta di un menu della memoria rivisitata dallo chef e dal suo staff, con ingredienti di livello. Va detto che Vendali annovera un background interessante: prima alla Ménagère, poi in qualità di sous-chef presso Gucci Osteria da Massimo Bottura. L’italianità al centro dei piatti, dunque, dove sapienza tecnica ed estro personale fanno il resto. Così abbiamo apprezzato, tra gli altri, i Tortelli fatti in casa ripieni di zucca gialla (3), mousse blu di capra e rosmarino, nonché come seconda portata la Guancia di manzo (4) cotta a bassa temperatura per 12 ore e passata al forno con fondo di manzo, more fresche e schiuma di patata bianca. Ai piatti di carne si alternano sempre proposte di pesce o anche vegetariane e vegane, come l’antipasto alla quinoa con ortaggi, sottaceti e crema di verdure, o – fra i secondi - la tagliata di sedano rapa cotto al vapore, laccato con fondo di verdure, cipollotto arrostito e nocciole grattugiate. 

Tornando alla nostra cena degustazione, ci ha oltremodo deliziato il dolce creato dalla pastry chef coreana della brigata di cucina (5), simpaticamente soprannominata “la Gina” dai colleghi, un goloso ma delicato crumble al cacao con ganasce al caffè e crema al mascarpone (6).

Un plauso per la carta dei vini, non banale, con nettari made in Tuscany. Alcuni in perfetto tema con lo spirito dell'hotel. Penso a “Superbo” 2020 (Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc) Bolgheri Superiore di Podere Sette in abbinamento alla Guancia di manzo o, ancora, al Rosato Spumante Brut, “25esima Ora”, da uve Sangiovese del Palagetto di San Gimignano. Versatile e gradevolissimo al palato, divertente nel gioco inatteso del nome in etichetta. 

25hours Hotel Piazza San Paolino

Piazza di San Paolino, 1

50123 Firenze

Tel: 055 29 66 911

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