Caron dimonio, con occhi di bragia,
loro accennando, tutte le raccoglie,
batte col remo qualunque s’adagia.
(Inferno, 109-111)
La brace, che mistero, mai assente in letteratura: dalla simbologia infernale dantesca, alla dimensione poetica ed onirica di Tobino (La brace dei Biassoli), ma ancor più e prima in cucina: simbolo di una vita sana e contadina troppo presto perduta ed ora agognata, anzi ritrovata.
Almeno dai nostri protagonisti, Fabrizio e Martina (1 - 2) autori dello splendido volume edito Eifis "Dalla terra alla brace" (2), che ci presentano un cartonato di otre 250 pagine da “gustare” con gli occhi e figurativamente col palato, prima ancora che nelle sua narrazione. E così scopriamo immediatamente una serie nutrita di bellissime fotografie vere icone “parlanti” (3) come e forse più della stessa parola…
La ricerca dell’essenziale, certamente facile e bel concetto, a parole però. Troppo spesso, così anche in questa occasione, scontratosi contro la burocrazia, le carte e cartacce che ci affogano e rendono tutto più complesso. E non parliamo se a ciò si aggiunge la volontà di far qualcosa di nuovo o semplicemente naturale (già ma esiste qualcosa di semplice nella nostra burocrazia?), come poter accendere una lampadina od un fornello anche nel posto giudicato “sbagliato” dalla stessa entità onnipresente, sia la Soprintendenza, la Paesaggistica, il Comune, la Provincia, la Regione etc.
Ci voleva ed è stata determinante, tutta la tenacia dei nostri amici, per poter vincere questo mostro tentacolare, molto più pericoloso del “buon” Caronte, col beneplacito dell’Alighieri. Ma la vera forza è spesso figlia della difficoltà e così il danno non si trasforma in beffa, almeno questa volta, bensì in opportunità ed originalità: nasce la cucina full-brace e trova compimento il loro progetto del “Bolgheri green”, un container e non solo, che spicca nel verde "pratino" di un lembo di Toscana tra i più affascinanti, esempio tangibile di quanto la tradizione agricola di questa regione possa sposare il fuoco della brace, generando la semplice bellezza nel piatto (4). Si chiude una porta e si spalanca un portone: si fa strada un'idea d'impresa "diversa", forse anche trandy, al servizio di chi cerca una cucina di sapori autentici, dove le distanze sono corte e la natura a tavola non ha intermediari.
Buona cucina, ma sopratutto genuina, slow living, contatto diretto con la natura, consumo consapevole, autoproduzione, condivisione e un pizzico di magia, in fondo, non lo vorremmo tutti? Intanto il nostro invito e di leggere la storia di questi due personaggi curiosi nonché coraggiosi (5), provando le loro suggestioni "infuocate". Poi un salto in quel di Bolgheri, perché no? Attenti però, c'è il rischio che la loro brace vi marchi a vita.
Dalla Terra alla Brace
Amore per la terra, passione per la cucina
Bartoli Fabrizio e Morelli Martina
Pp: 272
€28,50
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