Tra i tanti settori messi in ginocchio dal Covid-19, quello della montagna è certamente tra i più colpiti. La seconda ondata ha penalizzato duramente, bloccando la prima parte della stagione invernale nelle località sciistiche ed ancora non si sa quando si potrà ripartire in sicurezza, riaprendo le piste. Migliaia di addetti, cui si aggiunge l’indotto dei negozi, i noleggiatori di attrezzature, i ristoratori, gli albergatori per un danno economico di svariati milioni di euro. Ma Courmayeur guarda avanti, riproponendo uno degli eventi più scenografici dell’inverno, la tradizionale fiaccolata dei maestri di sci per capodanno (1). La manifestazione è stata organizzata in versione "statica", per rispettare le norme vigenti, in modo differente per non interrompere una tradizione che risale agli anni 30 del 900, quando la località divenne una tra le prime "gettonate" per un turismo montano di alta gamma. A reggere le fiaccole, i maestri di sci delle scuole Monte Bianco, Courmayeur e le guide alpine del comprensorio, in rappresentanza dell’insieme degli operatori turistici, compresi albergatori, ristoratori e commercianti (2 - 3). Tutti coloro che in tempi “normali" accolgono le persone, le portano in montagna, diffondono l’amore per lo sport all’aria aperta, la cucina e le tradizioni locali. In sintesi, l’anima di questo sito montano così affascinante. Saranno loro a trasmettere attraverso immagini e video sui social, gli auguri della località ai piedi del Monte Bianco, uno dei centri turistici di eccellenza dell’intero arco alpino.