Chi l’ha detto che mangiare in modo sano e genuino implica una rinuncia del gusto? L’attuale frontiera del sapore è esigente e non fa sconti a nessuno. Che si tratti di una pausa pranzo veloce o di una cena conviviale, varietà, materie prime di qualità e prelibatezza al palato sono un diktat che il consumatore moderno chiede. Di più... se la salubrità va a braccetto con la praticità, il mercato risponde con ancor più entusiasmo.

Tutti plus che abbiamo riscontrato in una giovane azienda lombarda, la Cappellini Laboratorio Vegetale, fondata dai fratelli Francesca e Luca Cappellini (1) che, con un know how ereditato dalle due precedenti generazioni, hanno studiato un prodotto, plant e fruit based e ready to eat (2). Certo, non sono i primi a cavalcare quest'orientamento vocato al mangiar sano, ma certamente ciò che li connota in modo innovativo è la modalità di cottura a cui sono sottoposte le varie proposte green (3).

Protagonista, infatti, la bassa temperatura - “un metodo delicato e prolungato, in cui la temperatura è controllata al di sotto dei 100°C. Questo evita che i prodotti perdano i loro liquidi, preservando proprietà organolettiche e sostanze nutritive evitando il degrado di vitamine e proteine, garantendo la massima espressione del gusto e del colore” - afferma Luca Cappellini. Ne consegue una shelf-life di 30 giorni nel comparto frigo per un prodotto al 100% delle sue caratteristiche (4), con un profilo micro biologico molto basso e costante.

Una risposta gastronomica intelligente per un cliente informato, sensibile agli sprechi, aperto alle novità e spesso con poco tempo a disposizione. Da sapere, inoltre, che il processo produttivo prevede un altro passaggio vantaggioso e “amico” della salute: il sottovuoto. Estraendo la quasi totalità dell’aria e quindi dell’ossigeno, la maggior parte dei batteri e dei micro-organismi non si sviluppa. Questo favorisce un apporto di condimenti e quindi di grassi e sale, pressoché nullo (5). 

Dicevamo, ready to eat…

Un pronto all’uso di qualità dove non mancano 4 “Healthy box” studiate con una nutrizionista: Box Antiossidante, Box Detox, Box Mum to be, Box Post – Allenamento. E poi l’attenzione per il pack sostenibile, stampato su carta Crush realizzata con sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali. 

Ma vediamo nel dettaglio una delle loro referenze…

Il minestrone, ad esempio, semplicemente da riscaldare (se proprio si vuole con l’aggiunta di un pizzico di fantasia) secondo le chiare indicazioni poste sul retro della confezione. La tranquillità di un primo piatto da materie prime fresche, controllate e da produttori fedeli a una gestione etica della filiera. Il sapore è intenso e deciso proprio come quando si acquistano gli ortaggi dai banchi dei contadini di fiducia. Solo che in questo caso, basta aprire la confezione, predisporre il contenuto come si preferisce (nel microonde, in padella o a bagnomaria) e, trascorsi pochi minuti, impiattare una vera delizia fumante, ad alta digeribilità. Dalla collezione “Pronti da scaldare” sono presenti sia verdure o legumi singole/semplici (tra cui broccoli, carciofi, cavoli vari, carote, asparagi, fagioli, ceci), oltre a mix (fagiolini e patate, mix primavera). Immancabili le proposte stagionali: le zuppe o le “insalate estive” in diverse versioni. Interessanti anche le ricette in agrodolce, disponibili: carciofi, cipolline e la giardiniera. E per finire con dolcezza: mele, pere e percoche.

E’ proprio il caso di dirlo: il pranzo è servito, con pochissimo sforzo, tanta leggerezza e gusto (6). Un trend irresistibile.

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