24ago 2022
Bontà e salute - Le incredibili virtù dei succhi verdi
Il ricettario amico dello star bene

In questo periodo di rientro al lavoro e, presto, anche di back to school, abbiamo pensato di affrontare un tema food molto green e salubre. Si sa, la salute è un complesso ecosistema di benessere generale che deve essere protetto e valorizzato attraverso una corretta alimentazione, ragion per cui vogliamo stimolare la creatività a tavola con un piccolo ma molto valido ricettario “liquido” a base di succhi verdi (1). Sì, perché i frullati (2), di questo si tratta, a base di ortaggi e foglia verde e frutta (3), sono un modo intelligente per consumare il fabbisogno giornaliero di minerali, proteine, vitamine, fibre, clorofilla e molto di più. 125 pagine molto ben redatte, firmate dal duo Colette Hervé-Pairain e Nadège Pairain, per l’editore Il Punto d’incontro, raccontano quanto i frullati verdi possano integrare il consueto apporto alimentare in modo originale, rapido e, perché no, anche à porter (al lavoro, per esempio, o al parco con i più piccoli)! Favorendo un’alcalinizzazione benefica per il benessere. Giovando altresì alla forma fisica. Un libro da consumare senza esitazione come precisa il dottor Luc Bodin nell’introduzione, proprio per la sua marea di spiegazioni che non tralasciano nulla tra verdura cruda o cotta, trucchi e astuzie, frequenza di consumo e quantità, erbe selvatiche, combinazioni alimentari etc. E, naturalmente, tante ricette (4) secondo le stagioni. Come il Colosseo, che prevede la polpa di un melone ben maturo, una grossa manciata di foglie di lattuga romana e acqua q.b. Pochi e facili ingredienti, per un risultato magnifico!

 

Se il “verde” vi stuzzica, ecco il link per ordinarlo:

 

 

 

 

 

 

1

2

3

4

SPUNTI DI VISTA

EDITO

Non vi è mai capitato di buttare l’occhio nel carrello della spesa di chi vi passa accanto il sabato pomeriggio (1) o di osservare i prodotti scorrere sul nastro di chi vi precede alla cassa? Ebbene sì! La nostra shopping experience al supermercato racconta molto di noi. Io mi pongo sempre le stesse domande: le persone sono realmente consapevoli di ciò che comprano? Da dove arriva quella carne? Quanti di loro dedicano qualche minuto alla lettura (se pur non così ovvia) delle etichette? I mandarini proposti a metà prezzo sono realmente gradevoli al palato? E’ giusto...