Food :: 1 giu 2022

Bolgheri - Osteria Ancestrale

Tappa “obbligata” e molto gustosa da non mancare…

La stagione è quella giusta per fare tappa in un luogo icona della Toscana, per il palato certo ma anche per la location decisamente affascinate e un pò fuori dai soliti canoni ristorativi. Loro sono Arduino Bolgheri e l’annessa Osteria ancestrale, una proposta di ottimo cibo a base vegetale (1 - 2) in cui lo chef e proprietario Fabrizio Bartoli (3) usa sostanzialmente il fuoco come principale metodo di cottura: fiamma, brace, o sotto quest’ultima. E dunque: plancha, griglia, sotto cenere, affumicatura e essicazione.

Vi basti sapere che il nuovo menù prevede, tra l’altro, prelibatezze assolute come un memorabile Risotto miele e pecorino (Acquerello invecchiato sette anni, cotto in brodo di erbe aromatiche, mantecato con pecorino stagionato, serviti con crema all’aglio fermentato, timo limonato, miele della fermentazione dell’aglio (4). O, come secondo piatto, della Barbabietola cotta nella terra del podere, servita con crema di mandorle tostate (5), burro montato al ginger, brodo di gelso nero; per finire, gelato all’olio di oliva su pelle di barbabietola.

Di questa “innovativa” "farm to table" abbiamo già parlato l’11 ottobre 2021 QUI: otto ettari tra la produzione di OLIO 100% bio monovarietale, oltre 500 piante tra frutta e verdura, tra cui antiche varietà autoctone, l'allevamento di animali da pascolo e un orto con molte coltivazioni sono alla base di un viaggio gastronomico di grande raffinatezza, studio e bontà certa. 

La recente riapertura stagionale ha visto, altresì, un rinnovato progetto di restyling firmato degli architetti Davide Franchi, Marco Baldini e Luca Baldini di Studio Q-bic di Firenze, ponendo il legno, il larice toscano, come il leit motiv (6) della sala: dal pavimento alla copertura di listelli, rendendo intimo e suggestivo l’interno della struttura, in un unicum visivo con la meravigliosa natura circostante. Al centro della sala, inoltre, un ulivo del Podere, che fa da padrone, piantato da Agostino Arduino Bartoli, il nonno di Fabrizio. Una nota tecnica (e di merito): la struttura della Sala è progettata per minimizzare l’impatto ambientale: è ancorata al terreno con il sistema Geofix ®, che prevede delle viti di ancoraggio in acciaio zincato che non necessitano di opere murarie in cemento.

Se avete in programma di trascorrere una giornata nella campagna lussureggiante di quel di Bolgheri, non mancate Podere Arduino: gli odori della terra, le texture diverse da scoprire con le mani e con il palato e infine l’estetica naturale degli ortaggi, vi regaleranno un’esperienza sensoriale indimenticabile. Promesso.

 

Altre info:

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