Quando la bellezza diventa l'incipit per vere opere d'arte in cucina. Succede a Firenze, con l'originale quanto lodevole iniziativa “Arte e cultura della cucina – L’estetica del piatto ispirata all’arte pittorica dei Macchiaioli”. Promossa da Fondazione Livorno in partnership con Scuola Tessieri – Atelier delle Arti Culinarie, forte nella formazione enogastronomica e dell’ospitalità, ha visto come protagonisti alcuni studenti senior di vari istituti superiori di indirizzo enogastronomico e ospitalità, che hanno condiviso il contest dal titolo "Il connubio tra arte e cucina", presso la Scuola Tessieri di Ponsacco (Pi).
La presentazione del progetto gourmet è avvenuta pochi giorni fa nella sontuosa e affascinate cornice di Strozzi Bistrò, sito nel cortile di Palazzo Strozzi ora ancor più suggestivo per la magistrale opera di Anselm Kiefer e i suoi Angeli caduti. A moderare l'evento, la scrittrice e giornalista Ilaria Guidantoni che ha ribadito quanto sia importante una cucina veritiera che trovi la sua più alta ispirazione nella grandezza del territorio. L'intelligente competizione culinaria ha invitato i giovani concorrenti a creare un piatto, dolce o salato, tratto a piacimento da un’opera dei Macchiaioli dove il fil rouge fosse un mix tra comprensorio, stagionalità ed emozioni evocate dal quadro scelto. Così che la tecnica dell'olio su tavola trovasse una nuova luce espressiva, quella della cucina toscana e dei suoi straordinari ingredienti.
"Il progetto che abbiamo creato" - ha raccontato Alessio Tesseri presidente dell'omonima scuola - "guarda ai giovani che potranno inserirsi nel mondo della cucina e della pasticceria con un atteggiamento consapevole certo ma anche spinto dalla creatività e dall'entusiasmo".
Le suggestioni gastronomiche scelte, autentiche opere d'arte edibili, sono state valutate da una giuria che ha considerato le materie prime utilizzate, il gusto, l'impiattamento e il design della ricetta, le tecniche in cucina, il tutto sempre visto e analizzato in relazione all'opera opzionata come modello da cui attingere.
“Il rosso sul mare” di Manuel Stacchini, ispirato a “Lungomare di Antignano”
“Maremma a modo mio” di Matteo Orlandini, reinterpretazione del celebre “Bovi al carro”
“Tra terra e mare” di Davide Raciti, tratto da “La libecciata”
Il piatto vincitore, “Il rosso sul mare” di Manuel Stacchini, è stato servito durante la serata a Palazzo Strozzi, abbinato al nettare della maison Querciabella, Morgana Bianco IGT 2022.
Un plauso anche al dessert che ha chiuso degnamente la serata: "Goldsand", una bavarese al mango, caramello, e cioccolato Noalya, con cremoso alla mandorla e biscuit al cacao. Di una bontà e raffinatezza ineccepibili.