Living & Convivi :: 3 dic 2019

Toscana - Cosa vedere? Hinthial. L’Ombra di San Gimignano

Museo Archeologico, 1 dicembre 2019 – 31 maggio 2020

San Gimignano è meta di struggente bellezza. Borgo medioevale del comprensorio senese, nato in epoca etrusca attira migliaia di turisti ogni anno sopratutto per le sue quindici torri, originariamente 72 tra torri e case-torri, e, naturalmente per il meraviglioso Duomo romanico. Oggi c'è un motivo in più per soggiornare in questo luogo che promette, appena varcata Porta San Giovanni, un viaggio nella storia più autentica. "Hinthial. L’Ombra di San Gimignano. L’Offerente e i reperti rituali etruschi e romani", una mostra di rara bellezza che svela per la prima volta l'eccezionale scoperta di una statua in bronzo (1 - 2), avvenuta sulle alture della Torraccia di Chiusi nel territorio di San Gimignano.

La statua risultava sepolta vicino ad un monolite in pietra squadrato che doveva fungere da altare e sul quale cui si compivano riti con offerte religiose alla divinità del luogo. Il blocco di pietra presentava tracce evidenti di esposizione al fuoco. Un'area sacra etrusca all’aperto, in uso per almeno cinquecento anni, dal III secolo a.C. fino al II secolo d.C e situata in prossimità di una sorgente, da ricondurre, probabili mete al culto per una divinità legata all’acqua e alla terra. Non lontano sono state rivenute, anche, diverse monete, frammenti ceramici, unguentari integri e frammenti di laterizi. 

Ma il vero gioiello della scoperta archeologica è senza dubbio l'Offerente, la statuetta del tipo dei bronzetti allungati di età ellenistica, che richiama, visivamente, la celebre Ombra della Sera di Volterra. L’opera, alta più di 64 cm è, al momento, la più elegante e raffinata nel nucleo dei bronzi allungati finora attestati. Come l’Ombra della Sera anche questa di San Gimignano appartiene ad una produzione seriale. Si tratta di un oggetto “colto” che presuppone i modelli della grande plastica del primo ellenismo con la reinterpretazione dell’ex-voto a fettuccia allungata di derivazione centro-italica, ancorato a forme della tradizione religiosa locale. "Si può presumere che il luogo di culto della Torraccia di Chiusi costituisse uno dei santuari di confine del territorio Volterrano: la “chiusa” nascosta nel toponimo allude al percorso stradale pre-romano, imperiale e poi altomedievale che sarà la via Francigena e passa proprio per l’area sacra" - ha affermato  il curatore Jacopo Tabolli.

Vediamo da vicino questo capolavoro in bronzo...

La figura maschile (3 - 4) indossa una toga che arriva fino ai polpacci e lascia scoperta la spalla, il braccio destro e gran parte del torace; Ai piedi dei calzari con allacciatura alta. La mano destra sorregge una patera ombelicata, mentre la sinistra, aderente al corpo, fuoriesce dal manto con il palmo rivolto all’esterno, le gambe sono leggermente divaricate a suggerire un lieve movimento verso sinistra. I tratti del volto sono ben marcati con grandi occhi evidenziati con il naso prominente, la bocca carnosa e il mento con la tipica fossetta centrale. La capigliatura è disposta a ciocche mosse realizzate con profonde solcature che da una scriminatura posteriore si dispongono verso il volto a coprire parte della fronte e le orecchie.

Anche l’Assessore alla Cultura Carolina Taddei è certa che “con questa scoperta San Gimignano, sito Unesco noto per le architetture Medievali, non sarà più soltanto la città dalle belle torri, ma anche la terra di questo bronzetto etrusco che nella sua verticalità rimanda al profilo delle nostre case turrite”.

 

L’esposizione, curata da Enrico Maria Giuffrè e Jacopo Tabolli è promossa dal Comune di San Gimignano e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, con la collaborazione organizzativa di Civita Group ed ha ricevuto il patrocinio della Regione Toscana. I restauri dei reperti sono stati eseguiti con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena mentre la rivista Archeo supporterà l’esposizione attraverso una partnership editoriale.

 

Hinthial. L’Ombra di San Gimignano. L’Offerente e i reperti rituali etruschi e romani

Periodo

1 Dicembre 2019 - 31 Maggio 2020

Sede espositiva

San Gimignano, Museo Archeologico, Via Folgore, 11

Orari

1 Dicembre – 31 Marzo: 11.00 – 17.30

1 Aprile - 31 Maggio: 10.00 - 19.30

25 Dicembre (chiuso)

1 Gennaio: 12.30 - 17.30

Ingresso

€ 9,00 Intero; 

€ 7,00 ridotto: minori dai 6 ai 17 anni, ultrasessantacinquenni, gruppi di almeno 20 persone (fino a due accompagnatori con ingresso gratuito), gruppi di alunni di scuole pubbliche in visita didattica (fino a due accompagnatori con ingresso gratuito). Ingresso gratuito: minori di 6 anni, residenti a San Gimignano, soggetti diversamente abili che necessitino di accompagnamento e relativi accompagnatori, guide turistiche, titolari tessere I.C.O.M.

 

Informazioni:

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