Living & Convivi :: 13 giu 2019

Sardegna - L’artista Giuseppe Carta in mostra a Nuoro

Inaugura venerdì 14 giugno al Museo del Costume di Nuoro la mostra dedicata all’artista Giuseppe Carta, “Orti di Grazia” con tre sale dedicate all’artista di Banari e numerose installazioni itineranti. La mostra sarà visibile sino al 27 ottobre (1 - 2).

Al taglio del nastro sarà presente anche Vittorio Sgarbi, che ha firmato anche il testo del catalogo. L’esposizione, con oltre 180 tra sculture e pitture, intende illustrare il percorso artistico dell’autore dei famosi peperoncini e la sua evoluzione perpetua, dove la scultura entra nella pittura e, viceversa, la pittura si fa scultura. Accompagnerà i visitatori un coinvolgente percorso scenografico e teatrale per la regia di Alberto Bartalini

La mostra all’Etnografico è una sorta di ritorno a casa per Giuseppe Carta, che nel passato recente ha scelto la quiete di Banari - il paese della trachite rossa, seicento abitanti in provincia di Sassari – come luogo da cui proiettare la propria arte nel mondo.

“Sono felicissimo di questo evento” spiega l’artista Giuseppe Carta. "Le mie Germinazioni sono una rappresentazione esuberante della vita stessa, un inno alla natura, una denuncia allo sfruttamento incontrollato del pianeta Terra. Ho deciso di dedicare le Germinazioni a Grazia Deledda per rendere un duplice omaggio: a una grandissima artista, unico Premio Nobel femminile per la Letteratura in Italia, e alla Terra che l'ha generata".

“E’ un grande orgoglio per l’Isre inaugurare questo spazio espositivo che Giuseppe Carta dedica alla figura di Grazia Deledda” spiega il presidente dell’Isre, Istituto Superiore Regionale Etnografico, Giuseppe Matteo Pirisi. “Questa mostra antologica è un tributo e un omaggio a un artista di caratura internazionale che affonda le radici nella linfa più vitale della cultura sarda. Le sue Germinazioni - metafora di ogni sviluppo e di ogni rinascita culturale, ambientale e sociale – indicano la via e il percorso: un ritorno consapevole alla terra, il rispetto per l’ambiente, la strada della cultura come unico indirizzo della rinascita. L’arte di Carta, con il suo humus vitale, è substrato dove fecondano i territori più significativi della nostra identità”.

Giuseppe Carta ha esposto in tutto il mondo; è noto al grande pubblico soprattutto per le grandi sculture come melagrane, peperoncini, limoni, fragole, pomodori, olive e grappoli d’uva installate in location ed eventi di grande richiamo internazionale. Tra di esse ricordiamo le installazioni del 2009 alla Biennale di Venezia, nel 2011 all’Euroflora di Genova, nel 2012 al Teatro del silenzio di Andrea Bocelli. Nel 2015 su invito del Consolato Generale d'Italia a Chongqing realizza Capsica Red Light, una grande installazione bronzea di 5 peperoncini rossi. Nello stesso anno espone all’EXPO Milano 2015 nel padiglione Kip Onu e nel padiglione Cina, dove nella città di Chongqing è installato un peperoncino alto oltre 7,50 metri. Nel 2016 espone a Milano a Eataly, con repliche a Torino, Bologna e Roma, nel 2017. Sempre nel 2017 a Pietrasanta, in Toscana, è inaugurato il grande evento Giuseppe Carta. Orti della Germinazione con oltre 120 opere esposte tra dipinti e sculture, tra cui The Red Giant, un gigantesco peperoncino rosso lungo 18 metri che sembra nascere dalla terra. Nel 2018 espone, tra le altre località, a Barolo, nuovamente a Genova, a FICO Eataly World di Bologna. In Puglia il Polo Museale della Puglia e il Mibac celebrano l’arte di Giuseppe Carta promuovendo l’evento Epifania della Terra negli splendidi castelli svevi di Bari, Gioia del Colle, Manfredonia e Trani e al Museo Archeologico di Canosa di Puglia. Nel 2019 altri importanti riconoscimenti attribuiscono a Giuseppe Carta il titolo di Maestro dei Grandi Frutti della Terra. Per la città di Tropea realizza una scultura gigante del suo frutto conosciuto in tutto il mondo: la Cipolla rossa.  

Recentemente è uscito il film CARTA a lui dedicato dal regista Dado Martino, colpito dalle opere e dalla vita di Giuseppe Carta, ricca di esperienze e di contaminazioni vissute in giro per il mondo. Il film è stato ambientato in Sardegna, dove è nato e cresciuto a Banari, caratteristico paese del sassarese, celebre per le sue cipolle, in Liguria dove si è formato come musicista e poi artista, Toscana ed Emilia-Romagna. 

 

 

 

 

 

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