Siete pronti per San Valentino? Ebbene il nostro romantico augurio è che lo festeggiate con un bacio. No, non è per niente scontato, sopratutto perché lo scambio di baci con il proprio Lui o Lei è andato un pò in disuso, ed è un peccato: il più universale dei gesti, infatti, provoca naturalmente una forte scarica ormonale, riaccende gli istinti sopiti dai troppi anni insieme, crea sana condivisione, insomma, che si tratti del partner o dell'amica, può solo generare buonumore. E di bacio ma da "sfogliare" vogliamo parlare con il libro di Ilaria Guidantoni, narratrice e giornalista che, da poco, ha pubblicato per Cinquesensi Editore in Lucca un affascinate viaggio nella storia del bacio: oltre 130 pagine, di godibile e interessante lettura, dove si è condotti quasi per mano (tra un bacio e l'altro, verrebbe da dire) alla scoperta di questo dolce scambio che ha origine nella notte dei tempi (lo sapevate che nell'antica Grecia e a Roma il bacio era cosa seria? Poteva essere usato al posto della firma), cosi come nelle vite di ognuno di noi (basti pensare che la prima cosa che impariamo appena nati, oltre a respirare è baciare, "attraverso la suzione con l'attaccamento al seno materno"). Il bacio, quindi, che segna l'inizio di una relazione amorosa, che ci accompagna finché c'è vita, a tratti più intenso, altri più discontinuo, ma sappiate, come ben descrive la Guidantoni, che il bacio non è sempre stato così come lo conosciamo oggi. Tutt'altro... Cambia di significato e rituale a seconda di epoche e popoli. Dicevamo dei greci, in epoca più ravvicinata, invece, nel XIX secolo, i cinesi, per esempio, consideravano il baciarsi a bocca aperta una sorta di oscenità e orrore, quasi un atto di cannibalismo. Oggi, per restare nel versante asiatico, è noto che in Giappone baciarsi in pubblico è poco rispettoso, mentre in Malesia è proibito per legge. E che dire del "bacio alternativo", tenerissimo, naso contro naso, della Nuova Zelanda? In Europa ci sono i quattro baci alla francese (consuetudine un pò troppo lunga per i miei gusti) o ancora il bacio a mano degli austriaci. Si potrebbe continuare, ancora e ancora, con esempi da ogni dove di cui l'autrice è prodiga, tutti ben documentati da fonti di insigni antropologi, letterarie e anche di semantica. Ma non pensiate a un saggio pedante o accademico, anzi... Scorrendo pagina dopo pagina, nonostante si percepisca chiaro il grande lavoro di ricerca dell'autrice, è facile farsi trascinare dalla gradevole lettura che, vi assicuro, è tale da fluire fino all'ultimo capitolo in men che non si dica. Tra curiosità e stupore. Ovviamente non può mancare un excursus del bacio nella letteratura così come nell'arte dove il bacio è altresì tradimento, vedi Il bacio di Giuda di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova o, in tempi a noi più affini (anche se non molto felici), il confinamento forzato da Covid seguito dalla "vita che torna, a fior di labbra" nell'opera di Omar Galliani, nella serie Baci rubati/Covid 19 (immagine di copertina). E naturalmente la settima arte, il cinema e qui gli aneddoti si sprecano in una trasvolata dagli anni venti al duemila, generando, a tratti, un pò di malinconia: baci al centro, sospirare è quasi un atto dovuto pensando a quei film che ci hanno accompagnato in varie epoche come Colazione da Tiffany, il mitico Titanic o Ghost con una giovanissima Demi Moore. Nella seconda parte del libro, la scrittrice si perde (e noi con lei) nelle innumerevoli sfumature del bacio. Da quello accademico, all'aereo, al sandwich, al gastronomico detto "del pane", fino al soffiato o a serratura. Sfido ne conosciate di tutti (ma ce ne sono molti altri) i singoli significati, che dire... non vi resta che acquistare il bel tomo, vi si aprirà un mondo! Da baciare...
Per voi o per la vostra dolce metà, un cadeau originale, curioso, perché no, anche intrigante. Decidete voi se accompagnarlo a un mazzo di fiori, a un plateau di cioccolatini o... a un solitario.