Living & Convivi :: 17 set 2020

Rebranding per Richard Ginori

Da oggi si chiama Ginori 1735

Richard Ginori, il mito, l'icona di tutti i tempi delle tavole imbandite più glamour si rifà il look (1 - 2). Nuovo nome e nuova identità, infatti, per il brand, dal 1735 massima espressione dell’eccellenza italiana nell’alta manifattura artistica della porcellana pura, che da oggi diventa Ginori 1735.

Un nuovo logo racconta il connubio fra tradizione e innovazione: il lettering Ginori 1735 si presenta con in caratteri eleganti, sinuosi, definiti, come scritti a mano. Resta invece inalterato il logo attuale quale marchio di fabbrica distintivo e riconoscibile che autenticherà e garantirà l’originalità di ogni creazione (3 - Video).

La nuova brand identity rispecchia la transizione della Manifattura, specializzata nella realizzazione di servizi da tavola e di articoli per la casa in porcellana di altissima qualità, verso il settore del lusso e del lifestyle, con un respiro sempre più internazionale.

“Oggi torniamo alle nostre radici e attraverso il cambio del nome puntiamo ancora maggiormente sulla nostra legacy, intesa quale profondo senso di ospitalità, attenzione alle buone maniere e spirito vivace posseduti da tutti coloro che condividono la nostra mission”, ha commentato il Presidente e AD Alain Prost. “Richard Ginori è, quindi, oggi, nuovamente, Ginori 1735”.

Ginori 1735 è pensato sia per celebrare la straordinaria heritage della Manifattura, sia per indicare una rinnovata attenzione verso le nuove generazioni di consumatori del lusso, con gusti e stile di vita in continua evoluzione.

Parte del Gruppo Kering, Ginori 1735, in oltre 285 anni di storia, non ha mai cessato la produzione di servizi da tavola e oggetti per la casa in porcellana pura. Le origini della Manifattura possono essere fatte risalire al 1735 a Sesto Fiorentino, nei dintorni di Firenze, quando il marchese Carlo Ginori avviò una fabbrica che sarà pioniera nella produzione e lavorazione dell’oro bianco. In pochi anni, i Maestri Ginori perfezionano un vero e proprio “sistema” nel quale un semplice impasto di caolino, alabastro e silice viene lavorato e cotto con le metodologie del tempo. La Manifattura riproduce da subito le opere, tra gli altri, di scultori barocchi del calibro di Massimiliano Soldani e Giovanni Battista Foggini, conseguendo consensi in tutta Europa per la portata delle sfide sostenute e per uno stile vibrante, caratterizzato da un senso unico del luogo e da uno spirito pieno di grazia, sviluppato attraverso un tocco tipicamente italiano.

L’iconica corona che marchia il retro delle collezioni da tavola in alcune delle più eleganti abitazioni e dei ristoranti più esclusivi del mondo simboleggia la sofisticata fusione tra artigianato e arte e questa ardita combinazione di gusto è sempre stata il cuore del brand. Nel corso dei secoli, la Manifattura ha trasformato i propri processi produttivi, unendo tecniche antiche a un gusto sempre contemporaneo per realizzare creazioni innovative e suggestive, frutto di guide visionarie come Giovanni Gariboldi, Gio Ponti e, più recentemente, Alessandro Michele.

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