Living & Convivi :: 5 mar 2018

Preview Salone del Mobile 2018 - AL FUORI SALONE MILANESE L’EMOZIONE DEL DESIGN BRASILIANO

Paese affascinante e mitico, naif e seducente, il Brasile. Spesso stereotipato, perché ricco di contrasti forti e insieme e di sfumature ora lievi, ora molto contraddittorie, o “Pais maravilhoso” si presta invece a letture molteplici e mai banali. Comunque la si pensi, è un paese sempre dinamico, che ridiscute in continuazione i propri canoni, e che reinterpreta, in chiave tutta nazionale, ogni tratto culturale che arriva dall’esterno. Un’occasione per verificare tutta la creatività dei brasiliani la offre lo Spazio Edit di via Maroncelli a Milano, nel corso della Design Week, in programma dal 17 al 22 aprile. Entrando nel padiglione “Be Brasil” si potrà toccare con mano tutta l’innovazione e l’originalità di ben 65 artisti che racconteranno “La storia del Design brasiliano dal Modernismo ad oggi” (1 - Congonhas Pendant Lamp by Gisela Simas).
Organizzata in partnership con il Consolato Generale del Brasile a Milano, l’esposizione parte dagli anni ’40 per giungere ai lavori del design contemporaneo e sperimentale. I vari elementi verranno suddivisi in varie sezioni.
La prima è “O sentar do brasileiro” (“Le sedute dei brasiliani”) che mostra le ibride ideazioni selezionate da Apex, l’agenzia brasiliana per la promozione del commercio estero e da Sindimóveis e che vede tra i designer protagonisti Jader Almeida, Guto Indio da Costa ed Estudio Bola e, tra i prodotti esposti, la “Mia chair”, del citato Jader (2), che richiama linearità e geometrie semplici, pensata come un’estensione del corpo, e la “Cinto chair” di Carol Gay (3) fatta di cinture di sicurezza e acciaio inossidabile, che intende richiamare la sovversione del normale utilizzo dei materiali.
“Mesa brasileira” (“la tavola dei brasiliani) presenta un allestimento con un grande impatto scenografico, con un tavolo predisposto con oggetti di piccole dimensioni, ideato da designer del calibro Saint James e Leandro Garcia; “Luminarias” (“Luminarie contemporanee”) è un’esposizione di light designer e di soluzioni per l’illuminazione, con una menzione speciale per la “Congonhas Pendant Lamp”, (Congonhas è il nome di uno degli aeroporti di San Paolo), creata da Gisela Simas e fatta con legno di puro noce americano, che si ispira alle ali di un aereo, nello specifico di un Boeing 737-800.
Da ricordare ancora “Nossa casa”, “La nostra casa”, che accoglie la visione più contemporanea del design brasiliano, proposta da Gustavo Martini, Ronald Sasson, Alva Design, Guto Requena e Marcio Kogan, e “Sergio Rodrigues e l’Italia”, realizzata dall’Ambasciata brasiliana a Roma, dall’Istituto Sergio Rodrigues e da Lin Brasil, per ricordare la straordinaria vena artistica di Rodrigues, che ha creato, negli anni Cinquanta, un’identità riconoscibile per il design brasiliano, avendo tra l’altro disegnato l’arredamento di Palazzo Pamphilj a Roma, che è poi diventata la sede ufficiale di tutte le rappresentanze brasiliane a Roma. La storia del design brasiliano verrà invece raccontata dall’esposizione “Modern Brazilian Masters”, curata da Lissa Carmona, che proporrà pezzi iconici quali la poltrona Dinamarquesa di Jorge Zalszupin, la sedia Bolas De Latão di Lina Bo Bardi, la panchina Marquesa di Oscar Niemeyer e il tavolino Joaquim di Paulo Werneck. Apex-Brasil ha voluto riproporre anche i famosi “Cavalletti” realizzati dalla celebre Lina Bo Bardi al MASP (il Museu de Arte de São Paulo che si trova nell’Avenida Paulista, il centro nevralgico della capitale del Sudamerica) nel 1968. L’installazione utilizza la tecnologia per trasformare i pannelli trasparenti creati dalla Bo Bardi in schermi LCD trasparenti che raccontano la storia dei grandi personaggi del design brasiliano.
E così, attraverso il design (4 - Leandro Garcia_Bandeja Fita_Fita Tray_Vassoio Fita), si potrà conoscere un aspetto del Brasile magari non notissimo, ma che rende giustizia della ricchezza di un Paese davvero unico.

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