Già, perché gli antichi romani le allevavano proprio in quanto considerate prelibatezze gastronomiche, come dire: “de gustibus” ma oggi non le assaporiamo a tavola bensì in un gustoso guazzetto bibliografico, se ci è permesso il gioco di parole. Così nel bel “noir” "La murena uccide in silenzio" (1) ultimo giallo di una fortunata serie, di Gino Corcione, avvocato, scrittore, marinaio e napoletano che ha saputo infondere tutte queste sue caratteristiche e qualità personali trasposte e certo in parte trasfigurate, nel personaggio di Napoleone Esposito, detto “popò” simpaticissima quanto particolare figura d’investigatore privato, tra l’altro orbo di un occhio, ma non di meno esilarante. Ci viene qui proposta la sua ultima avventura (2) per i tipi del Frangente che da tempo, ormai, sforna novità senza soluzione di continuità, non solo in campo tecnico, ma anche con i gialli del mare, dove al canarino dell’intreccio narrativo si aggiunge il blu del sesto continente. Ma veniamo alla nostra storia (3), densa di tutti gli elementi del genere: un ardito investigatore di cui abbiamo già accennato, una serie di suoi incredibili amici, lo squallido sfondo della mala partenopea (non che quelle delle altre città siano meno squallide, sia ben chiaro), alcune povere disgraziate figure di prostitute e, sempre per non farci mancar nulla, vari poliziotti corrotti al cui apice troviamo un “pezzo grosso” della Guardia di Finanza… Il tutto intrecciato tra sordidi giochi di sesso, droga ed al posto del rock and roll, lo sfondo sempre ammiccante di Napoli e della sua verve partenopea che tanto affascina tutti come un’immancabile “tazzurielle ‘o caffè” (mi scuso se la pronunzia non è perfetta ma sto ancora studiandola). In questo intrico, ecco comparire una strampalata coppia: lei bellissima e crudele, oltre che “nu poco” pazza e “nu molto” criminale, lui uno scienziato biologo marino, tanto ingenuo quanto simpatico fessacchiotto, innamorato sia delle murene (i pesci) che della “murena” (la pericolosa fanciulla). Ma per scoprire come si districa il buon “popò” nella complessa vicenda, non resta che acquistare il volumetto.