Buone nuove dagli Uffizi a Firenze (1), riaprono le visite al famoso Corridio Vasariano (2) che si sviluppa sopra uno tra i più famosi ponti al mondo, il Ponte Vecchio appunto ed il cui corridoio sovrastante creato dal genio del Vasari, permetteva ai Medici la fuga da Palazzo Vecchio alla Forte del Belvedere, altra meta prestigiosa col suo celeberrimo Giardino di Boboli annesso, vera oasi di verde nel cuore della città.
Meta di visite rinnovate dicevamo, dopo il rilascio, infatti, della nuova autorizzazione ministeriale a fronte dell'avvenuto incremento di messa a norma anti infortuni che limita le visite a gruppi di una ventina di persone, entro il massimo di presenza di 88 all'interno del Corridoio.
Un'occasione preziosa per conoscere o rivedere i quasi 500 autoritratti esposti, tutti di grandi artisti e non solo: da Andrea del Sarto a Canova, da Chagall a Pistoletto, da Siqueiros a Elizabeth Chaplin e molti, molti altri. Sempre in materia di autoritratti, la Galleria degli Uffizi, invece, da non molto ospita l'autoritratto piacevolmente "irriverente "del genio fotografico Olivieri Toscani (3), visibile fino a fine mese nella Sala del camino – appena restaurata al Piano Nobile del complesso vasariano.
Ma la proposta museale fiorentina è naturalmente infinita, ricordiamo solo che in occasione delle aperture pomeridiane del Museo Nazionale del Bargello e del Museo delle Cappelle Medicee (4 -5) viene offerto al pubblico un ulteriore motivo per visitarli la prima volta o tornarci nuovamente.
Per tutto il mese di ottobre, in particolare, nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato è possibile prender parte a particolari percorsi di visita, illustrati dagli operatori dei servizi educativi. Gli itinerari propongono aspetti insoliti e meno conosciuti al grande pubblico delle collezioni dei due musei, rivolgendosi agli adulti, ma anche a famiglie con figli minori. La partecipazione è gratuita: basterà presentarsi muniti del biglietto d'ingresso al museo al meeting point di inizio dei percorsi nei pressi della biglietteria, dove sarà presente l'operatore didattico.