Nicola Biasi, miglior giovane enologo d’Italia per Vinoway e Food and Travel, due prestigiose riviste del settore, nato a Cormons in Friuli, è artefice del progetto Resistenti, una rete di otto aziende in otto diversi territori tra Friuli, Veneto e Trentino che riunisce, sotto l’egida della sostenibilità, diverse tipologie di vitigni, dal mare alla montagna, sotto il nome di Piwi (acronimo tedesco che significa resistenti alle malattie fungine). Resistenti non sono solo i vitigni, ma anche i produttori che hanno abbracciato una enologia scrupolosa che permette di esaltare la qualità di queste nuove varietà, per un progetto dal taglio decisamente innovativo. Al fine di ottenere questa resistenza alle principali malattie fungine, viene fatta, in modo del tutto naturale, una impollinazione tra la vitis vinifera e una piccola parte di altri tipi di vitis, perlopiù di origine asiatica e americana, da cui ricevono i geni della resistenza alle malattie quali quelle causate da oidio e peronospera che, sappiamo aver distrutto, nei primi del 900, la gran parte dei vitigni europei (da allora su piede americano). I vitigni resistenti non hanno eguali in tema di rispetto ambientale in quanto riducono quasi a zero la necessità di trattamenti in vigna. Dall’assemblaggio delle uve di questi otto produttori, Albafiorita, Ca’da Roman, Colle Regina, Poggio Pagnan, Della Casa, Vinessa, Villa di Modolo e Nicola Biasi, ecco Renitens presentato in anteprima alla Milano Wine Week, un bianco dalla forte personalità che racconta un viaggio straordinario tra le regioni del triveneto (1 - 2). Alla degustazione ha dimostrato di essere di evidente carattere con finissime note di fiori di arancio, mandorle e basilico per un bouquet assolutamente unico (3). Ancora... sfumature di bosso, fiori di magnolia e biancospino. Corpo pieno alla beva con finale sapido, deciso e fragrante. Un'esperienza inedita che va provata, come del resto anche gli altri vini di queste cantine, vero unicum nel panorama della viticoltura italiana. Grazie a Nicola Biasi coadiuvato egregiamente da Cristina Mercuri, wine educator con oltre dieci anni di esperienza nel settore. Ci hanno fatto vivere, infatti, un momento memorabile così come Federico Gordini, presidente della Milano Wine Week ideatore della masterclass (4 - 5) molto ben collocata in seno al fitto programma della manifestazione.