Da pochi giorni, si è conclusa la consueta edizione dell’Anteprima 2025 “Chianti Lovers & Rosso Morellino” andata in scena alla Fortezza da Basso di Firenze: 124 etichette, accreditati oltre 200 giornalisti. “In 10 anni il prezzo del Chianti a bottiglia è aumentato, segno che la qualità della denominazione è sempre più apprezzata”. E ancora... “Malgrado le difficili condizioni economiche nazionali e internazionali con foschi scenari geopolitici, non dobbiamo essere pessimisti. Abbiamo tutte le possibilità per affrontare i mercati, abbiamo un’ottima quantità di vino, di eccellente qualità, nelle nostre cantine”. Così il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi, ha introdotto la conferenza stampa, sottolineando altresì la recente decisione di rinnovare il tradizionale format, dedicando un'intera giornata (il 19 febbraio scorso) solo alla stampa, per presentare le nuove annate. Invece, a maggio, è in programma un evento aperto a tutti i “Chianti lovers”. E' previsto, infatti, una sorta di grande evento diffuso, su tutto il territorio del Chianti, di Firenze e delle altre città toscane, spalmato nell’arco di una settimana, la “Chianti Week” il cui target sarà il grande pubblico e le aziende presenti con i loro prodotti. Sempre durante la presentazione alla stampa, Busi, in merito all'importante tema dell'internazionalizzazione ha dichiarato - “Dobbiamo essere sempre più presenti sui mercati mondiali, requisito fondamentale per poter offrire il prodotto a una platea ancora più ampia di persone. La grande qualità che il Chianti può offrire la dobbiamo alle tante imprese che hanno investito nei propri vigneti. I nostri biglietti da visita sono storia e qualità. In questo senso, il nostro Consorzio e il Morellino chiediamo l’aumento dei contribuiti destinati ai consorzi per i progetti di internazionalizzazione, in modo da poter facilitare le aziende a raggiungere i mercati di tutto il mondo ampliando le opportunità per tutte”. E anche il direttore del Consorzio del Morellino Alessio Durazzi ha ribadito, parlando di mercati oltre confine: “Siamo di ritorno dalla fiera internazionale Wine Paris, nella quale abbiamo registrato un grande interesse da parte dei mercati esteri più maturi e competitivi come il Nord America e il Nord Europa, che ricercano sempre di più vini contraddistinti da naturale freschezza, gradevolezza e autenticità, caratteristiche intrinseche e identitarie del nostro Sangiovese della costa".
La vendemmia 2024 del Consorzio Chianti ha fatto registrare una produzione di uva di oltre 1 milione e 150mila quintali, una produzione di vino di 805.796 ettolitri, con una superficie rivendicata di 13.642 ettari.