Importante mostra a Palazzo Reale di Milano, di uno dei più celebrati pittori di fine 800 della penisola iberica. Fino al 26 giugno sarà possibile ammirare le opere di un “impressionista“ spagnolo (1) che raramente è possibile vedere in Italia. Ben 60 opere che attraversano tematicamente tutto l’arco della sua carriera (2), dai primi quadri “sociali“ che raccontano gli aspetti più crudi della realtà, quali la povertà, la prostituzione, la disabilità o il lavoro delle persone comuni quali i pescatori. Il successo gli arriva alla esposizione universale di Parigi dove ottiene il Grand Prix battendo artisti del calibro di Klimt e Alma Tadema. Eccelsi sono i suoi ritratti (3 - 4) sia di persone illustri quali la famiglia reale spagnola o il presidente americano Taft, che dei membri della sua famiglia, come la moglie Clotilde e i loro tre figli (5). Realizzati “en plein air“ in giardini rigogliosi e sulle spiagge vicine alla sua città natale (6), Valencia, sono inondati di luce in modo che le figure possano fondersi in armonia con l’ambiente e la natura circostanti. La grande popolarità di questi bellissimi quadri gli permette di guadagnarsi il favore del mecenate americano Milton Huntington, appassionato di arte e cultura spagnola e fondatore dell’Hispanic Society of America di New York. Per la biblioteca della istituzione realizza una serie di tele monumentali che illustrano i vari aspetti della vita e della cultura spagnola attraverso le sue quindici regioni. Un lavoro spossante che gli comporta un vero e proprio tour de force per tutta la penisola iberica, con dei risultati, a dir poco, superbi. Negli ultimi anni della sua avventurosa vita ritorna agli amati paesaggi sia in Andalusia che nelle spiagge valenciane. Ci lascia purtroppo ancora giovane a 60 anni in seguito a un’emorragia celebrale, consegnandoci però un numero di quadri piuttosto nutrito, che lo collocano ai vertici della pittura spagnola del suo tempo e non solo. Una mostra raffinata che merita una visita puntuale!
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