Visioni da bere :: 21 mag 2024

Milano, in scena Fattoria Il capitano

Il top del Chianti Rufina presentato

Si è svolta pochi giorni fa, nella splendida cornice della ex Galvanotecnica Bugatti, nella omonima via al civico 7 a Milano (zona Torton), la presentazione ufficiale dell’ultima annata del Chianti Rufina Terrelectae dell’azienda di Pontassieve Fattoria il capitano. Situata a pochi chilometri da Firenze e condotta da Stefano Alacevich coi suoi fratelli con l’enologo Maurizio Alongi, con una trentennale esperienza nella zona come consulente per note aziende vinicole, è una splendida tenuta vitata ma che produce anche olio evo. 

La verticale di Terrelectae

Il Chianti Rufina Vigneto Poggio Terrelectae è la selezione più preziosa dell’azienda, un cru situato a 150 metri sul livello del mare, in posizione ottimale e con un terreno ideale per la coltivazione del Sangiovese dove crescono viti di 25 anni. La presentazione dell’annata 2021 è stata accompagnata da una verticale delle annate 2018, 2019, 2020 in modo da seguirne l’evoluzione. Partendo dalla più anziana, quella più complessa, con un naso ricco, frutta di bosco come more e ribes, toni balsamici e di macchia mediterranea e forte spaziatura, soprattutto liquirizia. Il sorso è caldo con un tannino netto ma piacevole che si chiude con sentori speziati. Il 2019 è più floreale, con sentori di viola, rosa e frutti di bosco più chiari come il lampone ma anche tabacco. Più fresco, anche per l’andamento molto caldo e poco piovoso nei mesi estivi rispetto all’annata precedente. Il 2020 ricorda come stile il 2019 ma con un corpo maggiore con un naso floreale più intenso di Iris, viola, mammola con note speziate e balsamiche. In bocca, pur intenso, conserva slancio e freschezza, con tannino dosato e finale assai lungo. Insieme al 2018 quello che più ci ha colpito per equilibrio ed eleganza. Il 2021 è ancora “in fasce“ essendo imbottigliato da pochi mesi: se manterrà questo slancio giovanile diverrà un grande vino. Al naso si notano fiori, frutta fresca e spezie meno intense come la cannella. Ben dosato nei tannini che non risultano spigolosi grazie a una buona acidità. Una verticale di gran livello che dimostra la validità dei Chianti Rufina e in particolare di Fattoria Il capitano. Lodevole, oltretutto, il rapporto qualità prezzo decisamente concorrenziale. 
 

Ron Millonario

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