Living & Convivi :: 1 giu 2020

Mal di schiena: vittima 1 italiano su 2 durante il lockdown

I consigli di Assosalute per ripartire più sani e meno doloranti

Oltre all'aumento di peso che ha contraddistinto un pò tutti per la clausura forzata e il tanto cibo, spesso calorico, che abbiamo consumato, il periodo di quarantena non ha risparmiato anche piccoli disturbi posturali causati dalla mancanza di attività fisica o da movimenti e posture scorrette (1). A confermarlo sono i risultati di una ricerca condotta da Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica (2), secondo cui a soffrire di dolori posturali, anche prima del periodo di clausura forzata, è ben il 73% degli italiani (3) - mal di schiena al primo posto (49%), seguito da dolori al collo (37%) e dolori alle articolazioni degli arti inferiori (29%). In un quadro, quindi, già compromesso da questo genere di disturbi, la quarantena non sembra aver pesato poco: quasi 1 italiano su 2 dichiara, infatti, di averne sofferto più spesso durante gli ultimi mesi.

“Sicuramente la quarantena ha giocato un ruolo determinante per la salute del nostro apparato muscolo scheletrico; soprattutto per quei soggetti che non erano avvezzi a una regolare attività fisica prima del lockdown" - racconta il Dott. Roberto Pozzoni, Responsabile del Centro di Traumatologia dello Sport dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano - "Chi si è trovato costretto a eliminare del tutto o a ridurre drasticamente i propri allenamenti, ha dovuto fare i conti con una perdita del tono muscolare e una riduzione della coordinazione neuromuscolare, con conseguente sovraccarico articolare; chi invece non era solito dedicarsi allo sport può aver colto l’occasione per iniziare, spesso andando incontro, inconsapevolmente, a dolori muscolari o articolari, riconducibili a movimenti scorretti”.

Il 44% del campione ha ricondotto però questi dolori non solo all’attività fisica “fai-da-te” (4) ma anche all’eccessiva sedentarietà del periodo di quarantena, seguita da posture sbagliate assunte durante i momenti di relax sul divano (34%) e dallo smart working (21%), di cui a lamentarsi sono soprattutto i più giovani. 

Ecco che per porvi rimedio, il 42% degli italiani si è affidato ai farmaci di automedicazione: “I farmaci di automedicazione possono aiutarci in questi casi – continua il Dott. Pozzoni – soprattutto gli antinfiammatori non steroidei (Fans), che possono essere impiegati per uso topico (creme o gel) o sistemico (capsule o bustine). Tuttavia non bisogna dimenticare che dopo lo sforzo fisico il dolore muscolare è normale, soprattutto se si fanno movimenti a cui non si è abituati; se però il dolore persiste nel tempo, oltre i 2/3 giorni, diventa opportuna la visita medica”. 

 

Alcuni semplici consigli per una ripresa senza troppi dolori posturali:

 

Smart working: quando lavoriamo al pc entrambi i piedi devono essere poggiati a terra, con le articolazioni che formano angoli di 90 gradi e la schiena in appoggio allo schienale; la visione deve mantenersi diretta sulla prima metà dello schermo;

Sport: quando pratichiamo attività fisica, è importante che chi ci sta intorno ci avvisi se assumiamo una postura scorretta. In mancanza di un suggerimento, dobbiamo sempre guardarci allo specchio e cercare di autocorreggerci;

In cucina: quando cuciniamo è raccomandabile non stare troppo tempo nella stessa posizione e spostare il peso da una gamba all’altra ogni 5 minuti circa; 

Relax: quando siamo sdraiati sul divano e guardiamo la tv magari con la testa sul bracciolo, dobbiamo fare attenzione che questo non sia troppo alto; 

Per le mamme e i papà: quando teniamo i bambini in braccio è sempre bene alternare il loro peso sul fianco destro e sinistro, cercando di mantenere il bambino più vicino possibile al busto;

Pulizie: durante le pulizie domestiche, quando ci abbassiamo per raccogliere un peso, dobbiamo sempre piegare le ginocchia; se invece dobbiamo effettuare lavori che ci portano a dover tenere carichi in bilico sopra la testa, è bene cercare di sollevarli con gradualità, così da diluirne il peso.  

 

 

 

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