Secondo l'ultima indagine Rapporto Italia 2020 dell’Eurispes gli animali domestici sono presenti in quattro famiglie su dieci. In particolare il 39,5% degli italiani possiede almeno un quattro zampe, il 9,6% due pet, il 5,6% tre e il 3,6% più di tre.
Spesso in aree urbane e comunque in appartamento, sono pochi, infatti, i fortunati proprietari che possono vantare di ampi spazi aperti in cui lasciar liberi i proprio amici pelosi. E allora la domanda sorge spontanea? Come gestire, per esempio, il pavimento in legno con la presenza di cani o gatti (1 - 2)? Niente paura! Lungi da escludersi a vicenda! Per tranquillizzare tutti i pet addicted, ecco che Cadorin azienda veneta produttrice di paventi in legno, ci viene incontro con varie proposte di superfici ad hoc e certamente su misura per gli amati compagni di vita (3).
Ma prima analizziamo insieme le preoccupazioni più frequenti di chi ha animali tra le mura domestiche?
1. Residui di peli
2. Macchie sul parquet
3. Graffi sul parquet
4. Pulizia ed igiene
Con la scelta del parquet più adatto la cosa si semplifica.
Prima di tutto le finiture Cadorin, utilizzano vernici e/o oli di alta qualità di ultima generazione, di formazione elastica, che si espandono in caso di urti e botte senza crepare o distaccarsi e offrono un’ottima resistenza a contatto con sostanze acide. Principalmente è la superficie del parquet “oggetto di scelta”, indipendentemente dalla durezza del legno, in quanto i nostri amici a quattro zampe sono morbidoni e muniti di cuscinetti quindi difficilmente riescono a dare delle botte tali da sfondare il legno.
Approfondiamo: per un amico che perde tanto pelo, è consigliabile una superficie praticamente liscia o poco lavorata così da essere più facilmente aspirabile (4), e di un colore simile a quello del pelo, così da non avvertire fastidio nel notarlo continuamente. Tutto ciò purché il nostro amico non abbia anche il vizio di usare le unghie...
In questo caso allora la superficie del parquet dovrà essere al contrario di liscia: meglio optare per le superfici spazzolate, sabbiate, taglio sega, effetto calce, piallate, tavolate a tessuto ecc... Queste lavorazioni esportano la parte più morbida del legno lasciando in superficie la parte più dura e resistente e, nel caso della collezione Cadorin TRACCE di LISTONI, il legno viene addirittura indurito per il decoro di lavorazione eseguito (5 - 6).
Ed ecco che la superficie del parquet, oltre ad essere più dura, risulta irregolare ed imperfetta per la lavorazione scelta non evidenziando graffi e segni che l’animale potrà fare. I segni lasciati dalle unghie, infatti, pur incidendo la superficie trattata non saranno così facilmente percettibili, in quanto la lavorazione superficiale riuscirà sicuramente a “camuffarle”. Se abbinata ad una finitura a colore, patinata o con un colore sfumato, otteniamo il massimo della praticità estetica.
La manutenzione in questi casi poi, è molto semplice: il primo consiglio più importante è come pulire correttamente il parquet: ecco alcune indicazioni QUI.
In presenza poi di segni e graffi consigliamo a seconda del colore della finitura di agire con cere o patine di copertura. Ed ora il problema della resistenza del parquet alla pipì. La pipì è principalmente acida, ammoniaca e brucia qualsiasi finitura di protezione: se permane a lungo e succede spesso. Cadorin suggerisce vernici professionali di alta qualità, che offrono un’ottima copertura e resistenza agli agenti chimici. Per scelta, ha deciso di non utilizzare vernici ultra resistenti, poiché contengono metallici pesanti o ceramici, o nanotecnologie come l’argento, e sono contrarie all’etica professionale e alla sensibilità pro-natura di Cadorin, inoltre allo stesso tempo riducono drasticamente la bellezza del legno.
Un continuo contatto di pipì – o comunque di “agenti acidi” – può di fatto danneggiare la superfice del parquet: per questo motivo ciò che conta è adottare dei piccoli accorgimenti che comunque restano validi anche per la salvaguardia di altri elementi della casa, come arredi o imbottiti, è quindi consigliabile proteggere gli spazi dove abitualmente l’animale fa la pipì o dove si ciba ma anche pulire zampe sporche e/o asciugare i cani al rientro in casa e seguire i consigli per pulizia e manutenzione delle superifici.
È anche giusto ribadire che la bellezza di un pavimento in legno si misura non dalla sua perfezione all’infinito quanto dall’aspetto vissuto che ricorda fatti ed avvenimenti della vita quotidiana.