Che l’Italia sia un Paese ricco di coste quanto di storia e cultura, anche enogastronimica è cosa ben nota, meno apprezzato, forse, è il piacere di saper ricercare, gustare ed assaporarne le sue bellezze, girovagando "lento pede" o “bordesando” tra una regione e l’altra; sia fatto in barca, auto, moto, bici o triciclo… a proprio piacimento!
Questa è l'impresa e la trama che Carlo Casti, il quale si auto definisce “gastronomo, sommelier e soprattutto curioso-goloso” ha saputo trasporre con sistematica precisione alla ricerca di viti e vitigni lungo costa (o nell’immediato entroterra) del nostro stivale, con la passione dell’esploratore alla ricerca di nuove scoperte, sempre all’insegna del proprio dichiarato gusto personale e senza velleità più o meno scientifiche (1). Al centro, quindi, della bella e interessante narrazione, le etichette della nostra terra (2) che si possono incontrare lungo costa (3), vini locali, prodotti nel rispetto della stagionalità, e sopratutto della sostenibilità ivi compresa quella rivolta a tutti i soggetti coinvolti. Così, un esempio per tutti, la Sicilia “isola plurale” con le sue meraviglie di Bacco: dalla Malvasia Francangelo 2019 (isola di Vulcano), al Vermentino di Duca di Salaparuta (Casteldaccia Pa), passando per il Nero d’Avola Cerasuolo di Vittoria Dorili 2018 di Planeta (Menfi Ag) e molti altri. Ogni vino citato contempla una breve ma esaustiva descrizione sensoriale al calice. E naturalmente gli abbinamenti suggeriti dall’autore con alcuni piatti della tradizione, ben spiegati nella loro esecuzione. Sfizioso anche il capitolo che ritorna per ogni regione “Paese che vai… delizie da non perdere” (5), come il pane di Altamura in Puglia o la sempiterna Mozzarella di bufala campana o il Castagnaccio toscano, raccontati con sapienza, passione e un pizzico di poesia.
Insomma, la ricerca di un appassionato ma anche un prezioso e agile “manualetto” (sia detto senza volerlo sminuire, solo con riferimento alla pratica dimensione che ne permette facile consultazione e trasporto) del buon bere e buon mangiare, con l’occhio attento da un lato alle proposte regionali meno note (5) e dall’altro anche (perché no?) al portafoglio.
Libello “aureo” che consigliamo tenere nella cambusa del navigante tra un portolano ed una carta nautica, ma anche al “bipede terrestre” che si diverte a scoprire lati meno noti delle nostre regioni e quindi anche piatti e vini non sempre così conosciuti come si meritano.
Perché la vista del mare anche da terra è sempre fascinosa e da una vigna offre ancor maggior sapore!
Vigne vista mare
Carlo Casti
Casti editore
Pp 178
€13,00
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