Ignazio Camarda è l’autore di questo brillante e godibile saggio (Carlo Delfino Editore, 2020), pieno di belle foto e descrizioni (1 - 2); Camarda è professore emerito di Botanica sistematica presso il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. Tra le altre mansioni ha coordinato la ricerca sul paesaggio rurale del gruppo di lavoro del Dipartimento di Agraria per la Regione Sardegna. È stato Direttore del Centro per la Biodiversità Vegetale dell’Università di Sassari, coordinatore del Gruppo di Floristica e ha fatto parte del consiglio direttivo della Società Botanica Italiana. È stato Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Negli anni ha pubblicato molte monografie e oltre 250 articoli scientifici su libri e riviste nazionali e internazionali.
L’albero è forse l’elemento più rappresentativo nel paesaggio vegetale e occupa gli ambienti più disparati, dalle dune costiere alle aree montane, dando origine a formazioni forestali che, in molti casi, presentano condizioni di alta naturalità.
Ginepri, tasso, oleastro, frassino, carpino nero, ontano nero, olmo campestre, acero minore, perastro, bagolaro, roverelle, sughera e leccio conservano esemplari straordinari, alcuni dei quali sono tra i più grandi e annosi d’Italia.
Alberi di antica introduzione, come l’olivo, il castagno, il ciliegio e il noce hanno dimensioni inusuali che richiamano la storia e la cultura agraria della Sardegna. Specie comunemente arbustive come il corbezzolo, il lentisco e la fillirea, conosciuti per lo più allo stato arbustivo, assumono dimensioni del tutto eccezionali come anche alcuni esemplari di vite selvatica e di vitalba, tra i maggiori sinora conosciuti in Italia e in Europa.
Sull’isola anche alberi esotici di più recente introduzione provenienti da diverse parti del mondo, come abeti, rovere, acero montano, frassino maggiore, faggio, pino delle Canarie, cedri, sequoie, cipresso dell’Arizona, pino sabiniano, ficus, palme e numerosi eucalipti, hanno trovato condizioni particolarmente favorevoli al loro sviluppo.
Ecco alcuni dei numeri di questo portentoso volume: sono analizzate sessantacinque specie native e sessantatré esotiche; di ottocento esemplari viene data una descrizione delle caratteristiche botaniche, dei parametri dendrometrici, della geolocalizzazione con le coordinate GPS, delle condizioni strutturali e fitosanitarie e delle misure di tutela (3 - 4). Nel volume di 850 pagine con oltre mille fotografie a colori trovano spazio il paesaggio forestale, le più importanti foreste vetuste e i principali giardini storici, con un itinerario che percorre tutta la Sardegna ed evidenzia un patrimonio di biodiversità tra i più significativi del Mediterraneo.