Mai titolo fu più profetico (1)... Eccola l’ultima (purtroppo) opera di uno scrittore navigante mancato quest'anno, che vogliamo ormai definire un “vecchio amico” dopo averlo letto in alcuni dei suoi molti romanzi (vedi il 26 gennaio 2019 QUI e il 25 ottobre 2021 QUI) sempre in perfetta simbiosi tra mare e noir e che il suo abituale editore – Il Frangente – ha saputo valorizzare con stile, creando la nuova serie dei “gialli in mare”.
Un piacere seguirlo per chi ami il “grande blu” come pure per la trama intrigante criminal-poliziesca che avvolge le sue pagine, tra corretti termini maniraneschi e pagine liriche evocative di sentimenti troppo spesso sopiti sotto la scorza del rude marinaio.
Così, nella sua ultima fatica (2), la cui barca è tornata sola e naufraga del protagonista (3), non senza averci prima regalato una nuova storia appassionante quanto coinvolgente, senza farci mancar nulla: la barca trovata abbandonata ma integra, lo skipper già con frequentazioni sospette e sommerso dai debiti di gioco “casualmente” scomparso, la moglie infedele col classico amico di famiglia con cui stringe un sodalizio criminale, una scuola di vela ed il suo istruttore coinvolto, suo malgrado, nella vicenda e per finire il segugio assicurativo alla ricerca della verità con sospetti mai placati tanto da condurlo fino ai Caraibi…
Una bella vicenda sospesa tra mare (4) e sentimenti non sempre esemplari così come la vita, non senza brevi pennellate riflessive la cui tavolozza finale ci restituisce quell’amore per il mare che il nostro Autore non mancava di trasfondere in ogni sua narrativa.
Da leggere con l’ultimo pensiero a Nini cui auguriamo “buon vento”...
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