La pizza, quella buona. Il nostro momento di gusto con al centro il comfort food più amato e desiderato al mondo è stato in occasione della presentazione dell'ultima fatica editoriale firmata dal critico enogastronomico Luciano Pignataro. "La pizza. Una storia contemporanea" edito Hoepli, magnifico vademecum di oltre 160 pagine, che parte dalle origini del goloso lievitato, passando per le varie declinazioni italiane e nel mondo, gli abbinamenti, gli ingredienti principe e naturalmente il forno e le tecniche di cottura.
"Nasce nelle viscere di Napoli alla fine del '700 durante un censimento che considerava, finalmente, solo i pizzaioli rigorosamente separati dai panettieri. Il mestiere del pizzaiolo diventa quindi un mestiere specifico, la specialità di uno street food dei poveri" - così Luciano Pignataro ha introdotto il suo libro durante la cena da Fuoco Matto ristorante e pizzeria in Via ventisette Aprile, 16 a Firenze, tra una Piazza "Solania" con crema di pelato giallo, Mozzarella di Bufala DOP San Marzano, cialda croccante di pomodoro e un'altra denominata "Assoluto di cipolla", Fiordilatte e polvere di cipolla bruciata, caramellata, gel di cipolla marinata in agrodolce, tutte create dal talento culinario del maestro pizzaiolo Daniele Vennari.
La degustazione che ha visto altre pizze splendidamente preparate, è stata accompagnata da un parterre di Orange wine, provenienti da nord a sud e oltre, di tutto rispetto. Basti citare aziende agricole come Tenuta Fornace o Fattoria di Bacchereto o ancora la slovena Marko Fon.
"Pizza. Quante parole come questa hanno lo stesso significato in tutto il mondo e in tutte le lingue? Certo, di marchi commerciali del mangiare e del bere universali ce ne sono quanti ne volete, ma un cibo ancestrale come questo – si tratta di un piatto che si mangia condito con i prodotti più svariati – non ha equivalenti" - "Il successo mondiale di questo alimento è molto facile da spiegare: si tratta di un cibo facile, economico, pratico e, soprattutto, buono".
Non possiamo che essere d'accordo con le dichiarazioni che si leggono nel libro di Pignataro, definendo la pizza come un autentico cibo di lusso accessibile ai più. Dove la bontà è una questione di tecnica, di farina e di prodotti buoni e di qualità, tra questi il Pomodoro San Marzano dell’agro Sarnese – Nocerino D.O.P. dell'azienda Solania, per citarne uno.
In fine dei conti cosa sarebbe la vita senza una buona pizza? Triste, punto.