Una storia, lunga di anni, contraddistinta dalla coerenza, dalla concretezza e dalla passione, valori uniti alla continua ricerca del gusto e del bello. Questo in sintesi l’Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute di cui abbiamo già parlato con un focus dedicato alle diverse pepite di Bacco il 5 ottobre 2020 QUI.
E proprio la recente inaugurazione del loro ultimo gioiello dell’ospitalità tra le vigne del chiantishire, ci ha permesso di riprendere un racconto che, auspichiamo, stimoli la voglia di fare le valigie per un'oasi accogliente ed elegante all’insegna dello slow living di qualità. La Pietra del Cabreo, il nuovo ed esclusivo relais di charme (1) nasce a Greve in Chianti dalla riqualificazione di un antico insediamento rurale, all’interno delle storiche Tenute del Cabreo, acquistate alla fine degli anni’60 dal fondatore Ambrogio Folonari.
Appena giunti è inevitabile rimanere affascinati da una suggestiva vista a perdita d’occhio tra macchie boschive, prati, ulivi e molti vigneti. Un panorama che ricorda ogni giorno al fortunato ospite del relais, in piscina (2) o durante la prima colazione sulla terrazza (o perché no, alla finestra della camera), quanto la vita possa essere appagante e magnifica semplicemente “respirando” la perfezione fatta natura. Ma il Cabreo è molto altro…
E’ sufficiente varcarne la porta, la cui struttura è firmata dell’architetto Benedetta Mori, ed ecco che si apre uno scenario fatto di dettagli esclusivi, arredi sobri e di gran classe, accenni esotici (3) e una palette di colori, tra il verde oliva, il vinaccia, il giallo e l’arancio, che ricorre anche nelle camere per gli ospiti. Parola d’ordine stile dove molti dei complementi sono figli del “recupero” grazie allo scouting meticoloso della signora Giovanna Folonari (4) insieme alla consulente Oliva Busignani. In Italia e non solo. “Abbiamo iniziato a cercare nei mercatini, nei brocante e presso piccoli antiquari 2 anni fa, divertendoci molto. Il risultato? Si avverte subito il calore di casa e non quel senso di anonimato di certi hotel” - ci racconta la signora Giovanna. Cosy e senso estetico si combinano in modo sublime tanto da desiderare di oziare ancora un pò sui divani della zona living comune. Come a casa, appunto.
Ma ci sono anche pezzi fatti su misura tra cui i raffinati tavolini piastrellati e realizzati in Marocco secondo la sensibilità di Oliva. O i maestosi vasi in terracotta in outdoor dei cugini d’oltralpe. E ancora il dentro e il fuori in dialogo costante grazie a particolari come il quadro raffigurante il “grande vecchio”, l’acero di oltre 150 anni che domina silente e incontrastato questo sito del rinnovamento. Per non parlare delle bellissime vasche (5) retrò di alcune camere orientate direttamente sul bucolico comprensorio chiantigiano. Le 11 stanze da letto di cui 2 suite, 6 deluxe, 2 superior e 1 matrimoniale, vantano un arredo ricercato (6), pochi pezzi e possibilmente unici, che trova il proprio comune denominatore nelle testiere del letto create con gli splendidi tessuti d’arredamento Etro.
Coté food, in attesa di predisporre sei light lunch quotidiani studiati appositamente da uno chef, il Borgo che aprirà ufficialmente il 2 luglio, “coccolerà” i propri clienti con breakfast luculliani: prodotti tipici della zona, tre tipi di pecorino, mozzarella di bufala, salumi, 16 tipi di pomodori freschi dell’orto, quiche salate, torte home made e molto di più appagheranno, ne siamo certi, la voglia di dolce e salato del avventore bon vivant.
Ma poiché le bottiglie di grande tradizione della maison Folonari non possono mai mancare, ecco che a ogni piatto il suo vino. Verranno infatti predisposti dei wine tasting in abbinamento ad assaggi gastronomici oltre all’immancabile calice di benvenuto anche se il soggiorno prevede solo un pernottamento. Perché, la Folonari insegna: l’ospitalità è un arte. Come lo è per Bacco.