Visioni da bere :: 23 set 2024

La Doc Colline Novaresi a Milano

Taste Alto Piemonte

Si è svolto nel capoluogo lombardo, al West In Hotel in piazza repubblica, abituale sede di Ais, un contest dedicato ad una delle zone di produzione piemontesi tra le più significative, pur essendo meno celebre di tante altre. Stiamo parlando dei Colli Novaresi situati a nord della città e che giunge a lambire il lago maggiore. Patria delle uve Vespolina ma anche di alcune delle migliori espressioni del Nebbiolo. Questo grande vitigno, orgoglio italiano nel mondo, trova l’areale migliore in un arco che partendo dalle Langhe passa attraverso l’Alto Piemonte per giungere sino in Lombardia, in Valtellina. Il Novarese è un territorio vinicolo apprezzato sin dall’antichità, elogiato da Plinio il Vecchio nella sua celebre Naturalis Historia. Alcune prestigiose cantine sono state fondete addirittura più di tre secoli fa come le Tenute Sella della famiglia del celebre Quintino Sella, industriale tessile e ministro delle finanze del governo Rattazzi nel 1862. Tra i numerosi produttori ecco le nostre scelte.

Grandi Rossi da provare

Oltre al già citato Sella del quale eccellono la Riserva Bramaterra I porfidi, da suoli di origine vulcanica a base di nebbiolo, Croatina e vespolina. Rubino granato, al naso ha sentori di polvere da sparo, spezie dolci, rabarbaro, china e arancia rossa. Sorso molto potente, tannico, sapido ma con ritorni fruttati. Un vino di grandissima eleganza. Il Lessona San Sebastiano allo Zoppo è a base nebbiolo e vespolina da territori con antiche sabbie marine che rendono fini e delicati questi rossi. Naso di fiori e frutti rossi, scorze di arancia e mina. Palato armonico, vellutato e sapido. Un campione di razza! Altra azienda storica è Travaglini, famosa per il Gattinara Tre Vigne, nebbiolo in purezza con naso fruttato di confettura, marasca, ferro e rabarbaro. Grande ampiezza e avvolgenza con ritorni in bocca di scorze di agrumi e sale rosa. Una vera sorpresa anche se sarà da giudicare in un periodo più lontano dalla recente sboccatura è un Metodo Classico il Nebolè, con lunga affinatura sui lieviti, dorato con perlage fine e persistente. Naso intenso di frutta, zenzero e agrumi che chiude sulla crosta di pane. Avvolgente e salino è un vino di cui sentiremo parlare. Torraccia del Piantavigna realizza un Ghemme, il Vigna Pelizzane di alto livello con naso di frutti rossi e note balsamiche e tannini sottili. Tra le cantine emergenti citiamo, I dof mati di Fara Novarese del dinamico duo composto da Sara e Valentina che hanno ripristinato dei vigneti abbandonati rendendoli un luogo da sogno. Particolarmente intrigante la Vespolina dedicata a Bona di Savoia che nel 1467 contribuì a Ghemme alla pace tra Sforza e Savoia con sentori di pepe, frutta e fiore.

Vi invitiamo a seguire il sito tastealtopiemonte.it dove scoprirete un terroir che vi sorprenderà. 

Ron Millonario

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