Il lupo (1) e l'agnello è una antica favole di Fedro e come tutte le favole ha un profondo insegnamento, quello cioè della prepotenza e malvagità del forte che vuol sempre prevaricare sul debole. Ma è una favola appunto, ben altra cosa e ben più squallida la realtà fatta dagli uomini vere bestie contro un povero lupo.
E di povero lupo si tratta, non solo perché ormai specie protetta in via di estinzione ed in Italia ridotta ormai a pochissimi esemplari, non tanto perché a dispetto del suo passato onirico non è affatto bestia sanguinaria anche se certo non domestica, ma anche perché in questo "bel Paese" esiste ancora nella "civile" Romagna, proprio vicino a Rimini, tempio della cultura della vacanza e del divertimento, chi si comporta bestialmente oltre ogni limite perché, diciamolo francamente, se intollerabile ed immotivato era ucciderlo, bestiale crudele e schifoso è stato appenderlo.
Stiamo parlando dell'esemplare di lupo ucciso e appeso a testa in giù a una pensilina della fermata dell’autobus di Ospedaletto – frazione di Coriano, nell’entroterra Riminese (2). Dichiara il presidente Edgar Meyer di "Gaia Animali & Ambiente Onlus" - “Non possiamo restare inermi di fronte a tanta crudeltà. Abbiamo appreso dai quotidiani locali che il povero lupo grigio italiano pare sia stato colpito alla testa con forti colpi di badile o con un forcone”.
Del resto il nostro Paese, già in passato prodigo di episodi simili con uomini ed animali, ci porta proprio a pensare a che livello di degrado siamo giunti ed anche a porci qualche domanda sulla nostra "umanità".
Non credo possa più bastare presentare un esposto, a tutto infatti c'è un limite e la crudeltà gratuita contro le persone e forse ancor più contro gli animali, proprio perché ulteriormente gratuita, non può essere accettata.
Non si può certo rispondere a barbarie con barbarie, ma verrebbe voglia di ricordare qualche sentenza "creativa" di alcuni Giudici USA: ad esempio in un "bel Paese" sarebbe bello che mai ciò accadesse, oppure ove per disgrazia questo fosse, sarebbe bene che gli autori venissero prontamente smascherati e magari condannati, non diciamo a scontare la prigione, ma a riabilitarsi per un congruo periodo in un canile od altra struttura di protezione animali, questo sì.
Tutta fantascienza per noi, altro che Fedro....