Smart working. Mai come ora questa definizione è entrata a far parte del nostro vivere quotidiano. Il lavoro agile infatti ha rappresentato un'opzione realmente praticabile e si è espresso in tutta la sua potenzialità grazie al lockdown. Certo, un modus operandi che era già nell'aria e che è esploso in via definitiva da marzo in poi. E comunque, strumento utile alle aziende che, per il particolare momento storico, necessitano di garantire operatività anche quando le risorse sono più deficitarie.
La domanda sorge quindi spontanea, come organizzare il proprio ambiente domestico per un home office di stile ma sopratutto versatile e intelligente?
La risposta ci arriva da un big player del settore interior, la LAGO Spa. In occasione della speciale edizione di Fuorisalone Digital online 2020, infatti, Daniele Lago, Ceo & Head of Design del brand veneto, ha illustrato le linee chiave della nuova collezione improntata sull'esigenza di lavorare da casa (1 - 2).
Imperativo il concetto di flessibilità, "la liquidità di Bauman" insegna, come ben precisa Daniele Lago, dove gli arredi siano tali da poter liberamente "migrare" nello spazio domestico, capaci di adattarsi a luoghi normalmente poco idonei all'home office.
Un esempio per tutti? La camera da letto. Ebbene anche qui vige il prezioso concetto di salva spazio, in virtù delle molte case di dimensioni ridotte che abitano i centri urbani.
Ecco soluzioni su misura o libreria/madia che con un gesto diventano pratici desk. Veri e propri scrittori nascosti che si rivelano, quasi magicamente, dall'armadiatura (N.O.W) con tanto di prese elettriche e luci a led (3 - 4). Delle preziose nicchie nella zona notte così come naturalmente nel living (5). Giochi di incastri, quasi come pezzi di un lego, danno vita a libreria leggere, delle microarchitetture al servizio dell'attività lavorativa at home.
Parlando sempre di habitat piccoli, vincono quelle composizioni che possono vivere ovunque: ancorate ai muri o al centro stanza. La libreria sospesa "Wheightless", ne è un esempio, scenografico pezzo d'arredo che pare veleggiare nel vuoto (6), caratterizza lo spazio senza chiuderlo.
Insomma, quello che è "new normal", ossia il lavoro in remoto, dopo la famigerata emergenza sanitaria, deve essere letto e interpretato al meglio, per assurgere a tutti gli effetti a "better normal".
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