Al Museo Nazionale del Bargello fino al 9 gennaio 2022 una mostra sul sommo poeta (1) nell’anno in cui ricorre il settimo centenario dalla sua morte. “La mirabile visione. Dante e la Commedia nell’immaginario simbolista” (2) questo il titolo dell'affascinate selezione di opere che, dalle correnti naturaliste agli influssi europei del Simbolismo, illustrano lo straordinario catalogo di immagini che il poema dantesco era in grado di offrire al mondo dell’arte. Con la curatela di Carlo Sisi e Ilaria Ciseri, si dipana in una sorta di narrazione tematica e interdisciplinare, all’interno della quale le opere formano una stringente sequenza che collega fra loro dipinti, sculture e rimandi concettuali e letterari impliciti (3 - 4) nella vicenda biografica e poetica di Dante. Ben 57 opere tra pitture, sculture, stampe, incisioni, fotografie (5), provenienti da musei, biblioteche e istituti di cultura internazionali (tra cui il Musée d’Orsay, il Musée Rodin, il Museo del Prado, la Pinacoteca di Brera, le Gallerie degli Uffizi, le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea - Museo dell’Ottocento di Ferrara e il Museo Etrusco di Villa Giulia) oltre che da alcune importanti collezioni private.
Una mostra che si pone come “una una spinta verso un’interpretazione diversa di Dante” - come ha precisato in conferenza stampa il curatore Carlo Sisi, particolarmente attrattiva anche per un pubblico più giovane che potrà, tra l’altro, godere di laboratori gratuiti “Dante per tutti” dedicati a bambini e ragazzi, grazie al contributo della Fondazione CR Firenze. Certamente una mostra che si rivolge a un turismo consapevole.
“Con questa mostra diamo un segnale di ripresa, di rinascita, di ripartenza e di attrazione verso un turismo consapevole che ponga Firenze in un rapporto tra storia e contemporaneità” - ha dichiarato l'Assessore alla cultura di Firenze Tommaso Sacchi (6). L’esposizione che nel titolo, La mirabile visione, rimanda agli studi danteschi di Giovanni Pascoli, è articolata in varie sezioni, rispettivamente dedicate alla scoperta del più antico ritratto di Dante, opera di Giotto, nella cappella del Bargello (1840), alle suggestioni della Vita Nova nella seconda metà dell’Ottocento, ai grandi e tragici personaggi della Commedia rappresentati nell’ambito artistico internazionale, alle opere presentate al Concorso Alinari del 1901 e alle illustrazioni più affini alla sensibilità simbolista, ma anche alla risonanza della Commedia nella produzione letteraria di Giovanni Pascoli e Gabriele d’Annunzio.
Il singolare ritratto del poeta (copia dell’affresco di Giotto presente nella Cappella della Maddalena) realizzato a matita sul retro della copertina di un’antica edizione del Convivio dall’inglese Seymour Kirkup. Il percorso si conclude con la forte evocazione dell’Isola dei morti di Arnold Böcklin, presente nella copia fedele di Otto Vermehren, e con la proiezione di un video che offre una selezione dal film Inferno del 1911, realizzata ad hoc da Francesco Galluzzi e Federico Bucalossi.
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