Dal 6 al 20 aprile, a Palazzo Bastogi di Firenze, tappa d'obbligo la visita alla bella mostra di pittura "La poesia di un pittore dell'Umbria" (1) del compianto artista perugino Giorgio Maddoli (1916 - 1978). Un piacevole connubio culturale tra Umbria e Toscana per celebrare un protagonista dell'arte del nostro '900.
Le numerose tele in esposizione nelle sale del Consiglio Regionale raccontano paesaggi "silenziosi" (2) e alcuni ritratti di particolare espressività (3), ma soprattutto parlano di poesia, poesia del colore, morbido e mai urlato (4), dei silenzi e delle spiagge quasi mistiche in cui perdersi.
"Una pittura contemplativa, di grande impatto, che trasmette serenità e semplicità" - afferma il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani (4 - Durante la conferenza stampa di presentazione). Uno spaccato che potrebbe essere anche Toscana. Cortili, case vuote (5), tetti innevati, barche all'asciutto in riva al mare... Ovunque traspare l'assenza che non è mai solitudine e soprattutto non è sconforto. Ovunque il lirismo che diventa soffio vitale e accarezza l'io più vero di chi ha la fortuna di godere, anche se per poco, delle sue opere.
La bellezza della sobrietà di un grande maestro che grazie al suo eterno linguaggio coniuga mirabilmente opposti apparentemente insanabili: la semplicità e la profondità della natura e dell'anima.
Da non perdere.