Living & Convivi :: 17 dic 2019

Firenze - Le calzature di ieri e di oggi in mostra a Palazzo Pitti

"Ai piedi degli dei” fino al al 19 aprile 2020

Non vi è mai capitato di giudicare una persona dalla scarpe che indossa? Le calzature dicono molto, se non tutto, del loro proprietario: il sesso, ça va sans dire, ma soprattutto la condizione economica, sociale, la professione, la propensione per il buon gusto (o viceversa), insomma la scarpa è a tutti gli effetti un bigliettino da visita. E proprio quest'accessorio, vera punta d'eccellenza dello Stivale, è il tema tanto affascinante quanto inedito della mostra "Ai piedi degli dei” visibile al museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti a Firenze fino al 19 aprile 2020. La magnifica esposizione, curata da Lorenza Camin, Caterina Chiarelli e Fabrizio Paolucci, narra gli infiniti ruoli che le calzature hanno rivestito in Occidente dai tempi antichi ai giorni nostri (1 - 2). Decine di modelli tra caligae romane, calzari delle star del grande schermo e modelli dei più celebri stilisti del Novecento (3 - 4). La rassegna, prima in Italia sull'argomento, offre la possibilità di leggere e sopratutto di cogliere il pieno significato di quella molteplicità di sottintesi che, normalmente, si perdono in un allestimento museale tradizionale. Una chicca molto originale è certamente lo "Stivaletto plastico con suola decorata" (5) del III secolo d.C. con la scritta in greco "seguimi", appartenuto a una prostituta, una sorta di antesignana dell'uso del lettering nella moda.

E così ancora le raffigurazioni su basi a figure rosse del VI secolo a.C., i piedi monumentali in marmo e bronzo, fino alle riproduzioni in terra cotta e alle scarpe originali degli antichi romani - ben 7000 paia - rinvenute nell'estremo nord dell'Inghilterra. E conservate naturalmente dalla torba. "Una volta usurate e gettate nelle fosse, grazie al materiale anaerobico della torba che le copriva, le scarpe dei loro proprietari, militari o semplici cittadini, sono giunte fino ai nostri giorni miracolosamente intatte" - racconta il curatore Fabrizio Paolucci.

Non solo antico però... "Ai piedi degli dei" è un pò "anticamera" di Pitti Uomo che verrà: l'universo "ai piedi" del passato dialoga, infatti, con il contemporaneo (6). Ecco quindi le scarpe di alcuni tra i più grandi stilisti (come Genny, Céline, Richard Tyler, Renè Caovilla, Donna Karan) esposte insieme ai modelli originali realizzati dalla più celebre manifattura italiana di calzature per il cinema, il calzaturificio Pompei, per alcuni dei film peplum divenuti veri e propri cult: si possono ammirare i sandali di Liz Taylor-Cleopatra, i calzari di Charlton Heston-Ben Hur, quelle del Gladiatore Russell Crowe, le calighe dell’Alexander-Colin Farrell. "Per illustrare compiutamente il destino della calzatura, i cui presupposti sono già nel mondo greco-romano, si è voluto allargare il tema di questa mostra a due espressioni della cultura contemporanea intimamente legate fra di loro: il cinema e la moda. Sotto il segno della classicità, i curatori hanno esplorato questo inedito aspetto della ‘Fortuna dell’Antico’, recuperando suggestioni, echi e consonanze che, attraverso le pellicole di film come Cleopatra e l’ispirazione di stilisti, creano un inaspettato legame fra passato e contemporaneità” - ha dichiarato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.

"Ai piedi degli dei" trova infine il suo naturale completamento nella multivisione, ideata e diretta da Gianmarco D’Agostino (Advaita Film) per immergere il visitatore in un universo di immagini in cui archeologia, fashion si fondono con i miti del grande schermo.

 

AI PIEDI DEGLI DEI

Le calzature antiche e la loro fortuna nella cultura del Novecento

Palazzo Pitti, Firenze

PERIODO DELLA MOSTRA

17 dicembre 2019 - 19 aprile 2020

PREZZO BIGLIETTO

17 dicembre 2019 – 29 febbraio 2020

Biglietto intero € 10.00; ridotto € 2.00 per i cittadini dell’U.E. tra i 18 e i 25 anni;

1 marzo – 19 aprile 2020:

biglietto intero € 16.00; ridotto € 2.00 per i cittadini dell’U.E. tra i 18 e i 25 anni;

ORARIO

martedì – domenica ore 8.15 - 18.50; la biglietteria chiude alle 17.45

Chiuso il lunedì

 

Altre info:

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