"Un'opera in cui si sintetizza la lezione di quelle che sono le espressioni che prenderanno piede a partire dagli anni '50 del secolo scorso, tra cui la pop art". Così il critico d’arte Pasquale Lettieri (1 - Primo da Sx) ha descritto in conferenza stampa l'autoritratto dell’artista londinese Endless (2 - 3), donato alla Galleria degli Uffizi (4) e da ora in poi visibile insieme al resto della magistrale collezione museale.
L’autoritratto a tecnica mista, raffigura l’autore insieme a una celebre coppia dell’arte contemporanea, Gilbert & George, all’interno del loro studio. Cuore dell’opera è una fotografia originale scattata dal fotografo londinese Noel Shelley secondo le direttive di Endless. In essa si vedono sia Gilbert & George nella loro consueta posa da sculture viventi, sia Endless mentre legge una copia di una rivista che gli copre il volto: è un riferimento all’anonimato, cardine della cultura della street art. La copertina della rivista raffigura una delle creazioni più famose di Endless, "Crotch Grab", remake della pubblicità di Calvin Klein degli anni '90 con Mark Wahlberg, poi inserita da Gilbert & George in un'opera d'arte esposta alla loro mostra di Singapore "Utopian Pictures" nel 2015 e alla National Gallery di Canberra nel 2018.
La Pop art, quindi, protagonista nell'opera di Endless ma rivisitata secondo i principi dell'urban style, della street-art.
Per chi non lo conoscesse, Endless è, infatti, uno dei più famosi street-artists al mondo. Iniziando a usare i muri di Londra come se fossero le sue tele, la reputazione di Endless è cresciuta fino a catturare allo stesso tempo l'attenzione di residenti, visitatori e media.
L'autoritratto è un'opera certamente fruibile a tutti, chiunque può capire l'opera di Endless ed - "è qui la sua grandezza" - ha continuato Lettieri (5).
"Osservando, nelle collezioni storiche degli Uffizi, come i granduchi Medici fossero avidi di accaparrarsi le ultime novità, anche le più ardite, prodotte sulla scena artistica" - ha dichiarato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt (6) - "penso che oggi sarebbero felici di vedere l’opera di Endless entrare nelle raccolte che loro hanno con tanta cura iniziato e incrementato, secoli fa”.