Porte aperte "virtuali" per gli studi di architettura fiorentini. Venerdì 30 e sabato 31 ottobre torna, infatti, la quarta edizione di “Open – Studi aperti in tutta Italia”, organizzata dal Consiglio Nazionale Architetti. Una modalità diversa dettata ovviamente dall'emergenza in corso, dove il grande pubblico potrà ugualmente conoscere, se pur “a distanza”, il mondo dell’architettura e, in particolare, le specializzazioni e gli ambiti in cui operano i singoli studi (1 - 2), sia di piccole che di grandi dimensioni. Ogni studio aderente all’iniziativa (3), infatti, potrà presentare la propria attività ai visitatori della piattaforma (4) attraverso video, dirette streaming, social, in una vera vetrina digital e interattiva (studiaperti.com).
“Questa manifestazione nasce per avvicinare l’architetto al cittadino – spiegano gli organizzatori – mai come oggi è fondamentale far comprendere l’importanza dell’architettura e della figura dell’architetto, ovvero di colui che interviene sullo spazio di vita dell’uomo sia privato che pubblico”.
“Un'occasione per tutti per vedere come il lavoro, la creatività e l'impegno degli architetti non si fermino e vadano avanti anche e soprattutto in questo difficile momento in cui, come abbiamo constatato nei mesi scorsi, l'ambiente in cui abitiamo e lavoriamo diventa ancora più essenziale per la qualità della nostra vita – sottolineano Ordine e Fondazione Architetti Firenze – e un'occasione per gli studi, a partire da quelli più piccoli, per trovarsi e dare un segnale insieme, in un'azione collettiva: gli architetti ci sono e sono pronti a fare la propria parte con tutta la loro professionalità”.
Le precedenti edizioni di “Open Studi Aperti” hanno visto un numero sempre maggiore di studi partecipanti: nel 2019 sono stati più di mille in tutta Italia, fra realtà grandi e piccole, più o meno note. Sempre lo scorso anno, nell'ambito della manifestazione nazionale, Ordine e Fondazione Architetti Firenze avevano promosso un evento diffuso e itinerante con installazioni sparse in diversi luoghi della città, realizzate da studi di architettura selezionati attraverso una call, in un percorso che si era poi concluso con un talk alla Palazzina Reale.
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