Living & Convivi :: 6 dic 2019

Firenze - cosa vedere? Torna l'opera di Luca Pignatelli

"In un luogo dove gli opposti stanno"

Del grande Luca Pignatelli ne abbiamo già parlato il 26 gennaio 2019 QUI. Ed eccolo di nuovo a Firenze con una personale alla Galleria Poggiali con la mostra “In un luogo dove gli opposti stanno”, curata da Sergio Risaliti, visibile fino all’8 febbraio 2020, con ingresso libero (1 - 2). Tanti i lavori inediti (3), scavalcando la linea di demarcazione tra astratto e figurativo, tra citazione e arte povera. Opere costruite con teloni pesanti tagliati a strisce e pezzature di dimensioni varie, ricucite assieme (4 - 5). I supporti sono in diversi casi marchiati da scritte e cifre di matrice industriale. Elementi grafici che dichiarano un’appartenenza e una provenienza. Testi che ricordano epigrafi o dediche sui monumenti e nei dipinti antichi. I teloni sono assolutamente monocromi, superfici mai piatte, dove l’immagine completa è data dalla gradazione della verniciatura, che è già un racconto e parla da sé, nonché dalle diverse sezioni geometriche del supporto ricomposte in unità visiva ed espressiva, come patchwork secondo una usanza domestica di riciclo e risparmio, in voga fin dai primordi. 

A questi teloni – carichi di un rosso iodio o di verde petrolio, oppure del colore della malva o della prugna – si aggiungono altri lavori pittorici realizzati sempre con teloni ferroviari coperti però in questo caso da una pittura metallica color argento. All’aspetto moderno dei teloni monocromi si contrappone questo modernista dell’allumino. La superficie in questi casi è diversamente luminosa ed è lavorata con segni grafici, incisioni e abrasioni. 

Il titolo della mostra invita a riflettere e lascia intendere come il campo dell’arte - e in particolare quello della pittura - sia quel luogo - nel mondo e nella realtà - “in cui gli opposti stanno”. Costruendo i suoi quadri, Pignatelli si comporta come un musicista classico contemporaneo che fa dell’avanguardia un repertorio tra i tanti e che nelle sue composizioni sperimentali fa stare assieme - ma stare bene e con un senso che non è solo linguaggio e forma, ma poesia ed espressione - materiali di diversa natura e provenienza, storie e contesti differenti, perfino suoni e vocaboli discordanti. Continuando con ostinata fedeltà a fare pittura, cercando ragioni d’essere profonde alla sperimentazione in pittura, lavorando sui materiali, i repertori iconografici, i colori, l’assemblaggio, l’artista fa del quadro uno strumento possibile e praticabile della azione politica. In questo senso quel luogo in cui gli opposti stanno è una immagine praticabile della polis. L’artista cacciato dalla Repubblica, afferma un suo ruolo possibile oggi nella sua rielaborazione e difesa. Risparmio, riciclo, recupero della memoria, archeologia delle immagini, ossessione dell’archivio, sono tutte operazioni inerenti il suo lavoro di pittore che non rifiuta il confronto con la realtà e la società, ma lo fa affermando la specificità e centralità del linguaggio artistico, in specifico quello del pittore che all’interno della sua opera è in grado di far stare gli opposti, senza tuttavia svuotarli di originalità e differenza. 

 

 

Luca Pignatelli

In un luogo dove gli opposti stanno

A cura di Sergio Risaliti

30 novembre 2019 – 8 febbraio 2020

Galleria Poggiali Firenze

Via della Scala, 35/A | Via Benedetta, 3r, Firenze

Ingresso libero

Tutti i giorni 10-13 / 15-19, domenica su appuntamento.

 

Info:

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