Mai come ora è importante contribuire a dare un sostenuto boost al settore dell'artigianato, così prezioso quanto in sofferenza per l'emergenza sanitaria. Un messaggio che troviamo forte e chiaro nella splendida opera allegorica "Dante ci guarda" presentata proprio ieri di fronte a un nutrito pubblico di esperti, curiosi e giornalisti al Westin Excelsior di Firenze (1 - Da Dx Tommaso Sacchi Assessore Cultura, moda e design di Firenze, Giancarlo Fulgenzi e Giovanni Raspini).
Realizzata in bronzo mediante l'antica tecnica della fusione a cera persa, è il frutto del duo toscano Giancarlo Fulgenzi e Giovanni Raspini. Il primo artista/designer/artigiano (2), vero “self-made-man” che ha lasciato il segno della sua creatività in tutto il mondo, il secondo dal 1985 autore di magnifiche argenterie e di gioielli nella sua azienda in Valdichiana, dove coordina un team di circa 120 persone.
Il manufatto realizzato in circa sette mesi lascia letteralmente a bocca aperta per la sua maestosità e minuzia di dettagli narrativi: un vero inno alle bellezze, ai valori, alla socialità e al lavoro in terra di Toscana. Ci sono gli elementi del paesaggio toscano (case leopoldine, cipressi, vigne, il bosco etc.), una scena di antica osteria, la bottega del beccaio (il macellaio), quella del falegname, del fabbro e dello scultore (3), ma anche istanti della Toscana contemporanea come la rappresentazione del set cinematografico del film La pazza gioia di Paolo Virzì (4). In cima all'opera, regna sovrano il sommo poeta (5) che ci guarda, proprio nel senso che sovrasta il monumento bronzeo, conferendo senso e unità alla vita che passa sotto i suoi occhi, quale viatico beneagurante verso la propria terra.
Prendersi un pò di tempo per leggere pazientemente ogni angolo dell'imponete scultura regala una certa gioia di spirito che solo le vere opere d'arte sanno infondere.
Dante ci guarda, dopo una presenza nei luoghi più significativi della terra di Toscana, avrà come destinazione definitiva proprio lo studio di architettura e progettazione di Giovanni Raspini, posto nel palazzo del grande scultore e architetto rinascimentale Andrea Sansovino (1467 - 1529), al centro del borgo di Monte San Savino (Arezzo).
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