Si sa, tra le città più belle al mondo, Firenze è certamente in pole position. Ovviamente in una situazione di normalità e lontana dall'emergenza pandemica, resta e sarà sempre la meta obbligata per turisti da tutto il mondo. Come non dimenticare, per esempio, gli oltre 48 milioni di persone che hanno visitato la Toscana nel 2018? Con Firenze al centro, allora in crescita costante per presenze quotidiane? Ebbene, in attesa di ritrovare quei numeri e quell'atmosfera intrisa di decine di lingue che rendevano la città del Giglio un affascinate melting pot della diversità, perché non pianificare qualche soggiorno breve per un turismo culturale come il faut? E a Firenze, neanche a dirlo, proprio quest'anno ricorrono i 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri. Un valido motivo in più per visitarla, proprio alla ricerca di quei "segnali danteschi” ancora visibili. Già, ma dove? Niente paura... premesso che Dante va "inseguito", non come Michelangelo o Botticelli, ecco il prezioso contributo dello scrittore e giornalista fiorentino Marco Ferri (1 - 2): suo il libro appena pubblicato dall'editore padovano Linea, "Emergenze dantesche" (3), che tratta dove e come incontrare il Sommo Poeta a Firenze a sette secoli dalla sua morte (4).
Dell'autore della Divina Commedia, infatti, non è noto alcun documento autografo, ma la sua presenza a Firenze è un po’ ovunque, a cominciare dal Battistero di San Giovanni, in piazza Duomo, e per finire in un’accademia settecentesca, che rappresentano l’alfa e l’omega della sua opera: di fronte ai suggestivi mosaici di Coppo di Marcovaldo, infatti quasi certamente il Poeta trasse ispirazione per la sua Commedia, così come nelle pagine di un manoscritto dell’epoca dei lumi si legge a chiare lettere che l’epitaffio visibile sul suo sepolcro ravennate, lo redasse lui stesso.
Ma questo tour fiorentino alla ricerca dei modi e dei luoghi dove “incontrare” le “tracce” del Divin Poeta, conduce in spazi storici della città toscana: dal Museo Nazionale del Bargello all’antica sede dell’Arte dei Giudici e Notai, dall’ex-Chiesa di San Pier Scheraggio, oggi inglobata negli Uffizi, a piazza Santa Croce, dalle storiche biblioteche di città alla Società Dantesca e molti altri. Per scoprire, infine, quanto Dante sia ancora così presente tra noi, insieme a tutte le testimonianze del suo genio di poeta e di fiorentino impegnato nella vita civile.
Il libro, concepito e scritto dall’autore durante i mesi del primo obbligatorio confinamento dovuto all’emergenza sanitaria, si compone di 18 capitoli ed è completato dalla prefazione di Cristina Acidini, già Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino.
Siete pronti a dar la caccia al Sommo Poeta?
Marco Ferri, Emergenze dantesche. Dove e come incontrare il Sommo Poeta a Firenze a sette secoli dalla sua morte, Linea edizioni, Padova.
Formato: 14,5X20,5; pagine: 144; Legatura: brossura; collana: Linea Narrativa; uscita: dicembre 2020; prezzo: 15,00 euro.