Living & Convivi :: 18 feb 2017

CUCCIOLO ASSASSINATO in provincia di FERRARA

la storia si rinnova, purtroppo

Gli assassini sono tra noi? Sembra così, sia quelli di umani, sia quelli (non meno sgradevoli) di animali ed a farne la spesa questa volta è stato un povero "bastardino" o "meticcio" che dir si voglia. E' accaduto non in un angolo sperduto del nostro bel Paese, ma a Bondeno proprio vicino alla civilissima Ferrara, città di cultura, arte, storia, letteratura, enogastronomia e molto altro.

Ai disonori della cronaca sale in questa occasione il comportamento di un custode, insieme ad altro soggetto di "rinforzo" vista la pericolosità (?!) della battuta di caccia; già, perchè di questa vigliacca cosa si è trattato, un abbattimento col fucile di un piccolo cagnolino spaurito, perseguitato e rincorso dopo averlo già ferito, stando almeno alle prime dichiarazioni di un testimone oculare che ha avvertito i Carabinieri.

Ma che belle gesta! che prova di coraggio! che comportamento da eroi, sì ma eroi di cartapesta capaci solo di sparare ad un cucciolo non ai loro fantasmi, da veri vigliacchi. E non serve essere animalisti convinti, anche se la LEAL di Ferrara si è giustamente ed immediatamente attivata, basta solo non essere dementi...

Finito lo sdegno dell'uomo, vediamo il commento dell'Avvocato (non che anche lui non sia umano...) e valutiamo, ovviamente in astratto essendo tutto sotto indagini e quindi ipotizzandolo con uno sforzo di fantasia, quali potrebbero essere i comportamenti penalmente rilevanti nei fatti che sembrano essere stati posti in essere: oltre e certamente al reato specifico di maltrattamento degli animali (art.544 ter CP), potremo forse considerare che una fattispecie di questo tipo integri altri estremi penalmente rilevanti quali procurato allarme, uso e porto d'armi abusivo, se non anche associazione a delinquere.

Da uomo e da avvocato ho solo una speranza, che cioè questi "galantuomini" vengano identificati, processati e se (come sembra) riconosciuti colpevoli e condannati, possano REALMENTE farsi un periodo, anche non lungo ma materialmente trascorso nelle patrie galere.

Purtroppo però ho anche una certezza, che se anche ciò accadrà (e non è assolutamente nè facile nè certo) il risultato finale non sarà tanto rieducativo come lo scontare la pena dovrebbe poter produrre (ne parlava già un certo Beccaria oltre due secoli or sono) quanto e solo peggiorativo.

Che fare allora? Personalmente penso a quelle condanne "BIZZARRE" che i Giudici americani talvolta distribuiscono.

Ad esempio in questo caso sarebbe credo ben più utile e produttivo far scontare come pena un anno di assistenza in un canile, ovviamente sotto controllo ed in caso di rinnovo di atteggiamenti ostili, bhè allora francamente (ma qui parla l'uomo e non più l'avvocato) forse i miei amici rottweiler potrebbero far più.

Già gli antichi dicevano DURA LEX SED LEX, come dire la legge può essere anche dura, purchè ci sia ed io aggiungo, se mordace talvolta bene e se poi da rottweiler, anche meglio.

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